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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Google fa marcia indietro e, dopo anni di rinvii, non eliminerà più i cookies di terze parti con cui traccia gli utenti attraverso il proprio browser Chrome. Il colosso tecnologico aveva annunciato più volte che avrebbe eliminato l'utilizzo dei cookies di terze parti una volta compreso in che modo combinare le esigenze di utenti, editori e inserzionisti e individuata una soluzione alternativa.

Via libera alle azioni in rappresentanza degli interessati per violazioni della privacy. Si possono fare anche se l'impresa o la pubblica amministrazione (cioè i cosiddetti titolari del trattamento) non forniscono le informative sul trattamento dei dati. Così ha deciso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con la sentenza dell'11 luglio 2024, resa nella causa C 757/22, che ha coinvolto Meta.

Un comitato di attivisti che aveva indetto una petizione per opporsi ai diritti della comunità LGBT è stato multato dall’autorità per la privacy dopo che aveva lasciato i registri della raccolta firme liberamente accessibili a tutti.

Il Garante per la protezione dei dati personali, sulla base delle notifiche di data breach ricevute, ha avviato accertamenti sulle conseguenze che il recente blackout dei sistemi informatici potrebbe aver prodotto sui dati personali degli utenti, in particolare nell’utilizzo dei servizi pubblici.

Super Gdpr: i principi del regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 tutelano anche le imprese messe sotto torchio dai controlli delle PA sulle attività economiche. È quanto risulta dalle disposizioni del d.lgs. 103/2024, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 167 del 18/7/2024, in vigore dal 2/8/2024.

Il Garante per la protezione dei dati personali, riprendendo precedenti interlocuzioni, ha inviato una richiesta di informazioni al Comune di Torino su un nuovo sistema di videosorveglianza che, secondo notizie di stampa, utilizzerebbe anche l’Intelligenza Artificiale.

Ogni giorno milioni di utenti utilizzano servizi online per la conversione dei file PDF per lavoro o per svago, ignari che alcuni di questi siti potrebbero essere dei veri e propri colabrodo per i dati sensibili, facendo trapelare online migliaia di documenti.

L’azione di aver anche solo predisposto un meccanismo di disturbo atto a impedire le comunicazioni fra terzi fa scattare il reato previsto dall’articolo 617 bis del Codice penale (Detenzione, diffusione e installazione abusiva di apparecchiature e di altri mezzi atti a intercettare, impedire o interrompere comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche).

La Commissione Europea ha lanciato un severo monito alla piattaforma X (già Twitter), dichiarando che il suo sistema di verifica con blue check (spunta blu) non rispetta le disposizioni del Digital Services Act (DSA) dell'Unione Europea. Secondo i risultati preliminari delle indagini, il sistema risulta ingannevole per gli utenti e in contrasto con le pratiche standard del settore.

Il Regolamento Ue 2024/1689, noto “AI Act” (Artificial Intelligence Act), approvato definitivamente lo scorso maggio dal Consiglio europeo, è stato adesso pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 12 luglio 2024.

Il presidente di Federprivacy intervistato su Rai 4

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