Video intimo ripreso di nascosto e inviato tramite WhatsApp, scatta il reato di il reato è 'diffusione di riprese fraudolente'
Scatta il reato di “Diffusione di riprese e registrazioni fraudolente” per chi invia su Whatsapp immagine private, nel caso delle riprese fatte di nascosto subito dopo aver consumato un rapporto sessuale in auto. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2112/2025.
Per leggere questo articolo devi essere registrato ed effettuare il login!