NEWS

Corte di Giustizia Ue: sanzioni per violazioni del Gdpr più care nei gruppi societari

Corte di Giustizia Ue: sanzioni per violazioni del Gdpr più care nei gruppi societari

Il massimo dell’ammenda per le violazioni del Gdpr va calcolato sul fatturato del gruppo, di cui fa parte la società coinvolta nella condotta illecita. È quanto deciso dalla Corte di Giustizia Ue con la sentenza del 13/2/2025 nella causa C‑383/23, che ha interpretato l’art. 83 Gdpr, nella parte in cui, per le imprese, fissa i massimi delle sanzioni mediante un calcolo in percentuale sul fatturato.

Misure cautelari, processo nullo se il difensore non accede alle conversazioni intercettate

Misure cautelari, processo nullo se il difensore non accede alle conversazioni intercettate

A seguito dell’adozione della misura cautelare, il difensore ha diritto di ottenere l’accesso ai supporti magnetici o informatici, contenenti la registrazione delle conversazioni intercettate.

Per l'accesso ai dati personali non basta la parola dell’avvocato

Per l'accesso ai dati personali non basta la parola dell’avvocato

Per chiedere l’accesso ai dati personali per conto di un cliente non basta la parola dell’avvocato, che dichiara di agire su incarico dell’interessato. La richiesta di accesso, formulata in applicazione dell’articolo 15 Gdpr deve essere firmata sia dall’avvocato sia dal cliente oppure deve avere in allegato la delega conferita al professionista. È quanto stabilito dal tribunale di Salerno.

L’intelligenza artificiale si fa strada con l'AI Act: sì a pubblicità mirata, assistenti e amici virtuali

L’intelligenza artificiale si fa strada con l'AI Act: sì a pubblicità mirata, assistenti e amici virtuali

Sdoganata l’Intelligenza artificiale (IA) usata per la pubblicità commerciale mirata, che assegna un punteggio ai clienti. Via libera anche all’IA che valuta il merito creditizio, a quella con sembianze umane che tiene compagnia e a quella che influenza il comportamento, ma a fin di bene, come far smettere di fumare o insegnare l’inglese.

Scuola, le foto postate sui social sono validi come prova per incastrare i vandali

Scuola, le foto postate sui social sono validi come prova per incastrare i vandali

Le foto postate sui social inchiodano gli studenti che occupano, danneggiandole, le scuole: le immagini, caricate dagli stessi occupanti su account on line, sono legittimamente utilizzabili per riconoscere gli allievi coinvolti e applicare le sanzioni per gli illeciti commessi. E non c’è nessuna violazione della privacy degli studenti, visto che si tratta di attività di pubblico interesse e di esercizio di pubblici poteri.

È reato coprire la targa dell'auto con il nastro adesivo per mettere 'fuorigioco' l’autovelox

È reato coprire la targa dell'auto con il nastro adesivo per mettere 'fuorigioco' l’autovelox

Reato di falso materiale per l’automobilista che appone nastro adesivo sulla targa auto per mettere “fuorigioco” l’autovelox. Lo precisa la Cassazione con la sentenza n. 5255/25.

TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy