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Mediazione sempre più digitale: sì alla partecipazione tramite videoconferenza, con un occhio alla privacy

Mediazione sempre più digitale: sì alla partecipazione tramite videoconferenza, con un occhio alla privacy

Mediazione ai tempi supplementari e sempre più digitale: sì alla partecipazione a distanza a mezzo di collegamento audio-video, ma con un occhio alla privacy e alla sicurezza del trattamento dei dati con la necessità di redigere una completa valutazione di impatto.

Per la diffamazione su WhatsApp non c’è l’aggravante del mezzo di pubblicità, per i post su Facebook sì

Per la diffamazione su WhatsApp non c’è l’aggravante del mezzo di pubblicità, per i post su Facebook sì

Secondo la Corte di Cassazione (sentenza n. 42783/2024) sul piano degli effetti legali sussiste una profonda diversità tra una “battuta” diffamatoria pubblicata su Facebook e analoga pubblicata in un gruppo WhatsApp.

Consiglio di Stato: l’utente deve capire se i suoi dati sono usati per il marketing

Consiglio di Stato: l’utente deve capire se i suoi dati sono usati per il marketing

Chi apre un account non deve essere costretto a vagare tra varie schermate per sapere se i suoi dati saranno usati per fini di marketing, ma deve poterlo capire subito. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato con sentenza n. 9614 del 2/12/2024, inquadrando la trasparenza sul trattamento dei dati nell’ambito della correttezza commerciale.

Software house alleate di professionisti e imprese per l’adeguamento alla privacy

Software house alleate di professionisti e imprese per l’adeguamento alla privacy

Le software house sono responsabili del trattamento, devono fornire ai clienti le specifiche tecniche necessarie per dimostrare che sono conformi agli standard del Gdpr e alla cessazione del servizio devono dare ai clienti il tempo di riprendersi i dati per la continuità operativa.Queste alcune prescrizioni del codice di condotta promosso da Assosoftware.

Scambio dati personali infragruppo senza consenso degli interessati: si può applicare il legittimo interesse

Scambio dati personali infragruppo senza consenso degli interessati: si può applicare il legittimo interesse

Scambio dati infragruppo senza consenso degli interessati. Nelle comunicazioni di informazioni personali tra società appartenenti a uno stesso gruppo si può applicare la regola prevista dall'articolo 6, lett. f), del Gdpr denominata “legittimo interesse”. È quanto afferma l'European Data Protection Board che ha elaborato le Linee Guida n.1/2024.

La cessione dell’archivio giornalistico fa perdere le deroghe alla privacy

La cessione dell’archivio giornalistico fa perdere le deroghe alla privacy

Il 27 novembre il Garante ha inviato un avvertimento formale a Gedi Gruppo Editoriale in relazione a possibili violazioni della normativa in materia di protezione dei dati personali. Gedi non avrebbe considerato l’esistenza, nei contenuti trasferiti a OpenAI, anche di dati sensibili e di dati relativi a condanne penali e a reati, che godono di una tutela rafforzata.

Camera dei Deputati: Artificial intelligence e sostenibilità

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