Di che tutele beneficia un genitore che rivela informazioni confidenziali ad un insegnante scolastico?
Il GDPR impone che i dati personali degli studenti possano essere trattati solo per la determinata finalità della valutazione dell’alunno, e successivamente devono essere trattati in modo legittimo, ovvero non divulgandoli a terzi che non sono autorizzati a conoscere tali informazioni.
Il titolare del trattamento (solitamente lo stesso istituto scolastico, nella figura del dirigente) è sempre tenuto a rispettare la privacy svolgendo funzioni di vigilanza per l’osservanza delle citate norme di legge.
Peraltro, è opportuno ricordare che i dipendenti scolastici, nell’ambito più generale dei dipendenti pubblici, sono obbligati a rispettare anche il segreto d’ufficio disciplinato dall’art. 28 della Legge 241/1990, la cui mancata osservanza comporta pesanti sanzioni disciplinari per i trasgressori, ed il segreto professionale, la cui violazione è punita con la reclusione fino a un anno ai sensi dell’art. 622 del Codice Penale.
Quindi, gli insegnanti e tutto il personale docente sono assolutamente tenuti a mantenere riservate tutte le informazioni confidenziali ottenute nel corso del proprio lavoro, comprese quelle riguardanti delicate questioni familiari come sono quelle relative a separazioni e divorzi dei genitori dello studente.
In caso di violazioni della privacy da parte del personale scolastico, i genitori potrebbero dunque contare su ampie tutele, sia con un reclamo al Garante per la protezione dei dati personali, sia con una denuncia penale presso le autorità competenti.
Fonte: Donna Moderna