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Intelligenza artificiale, il problema dell’Europa non sono le regole

Intelligenza artificiale, il problema dell’Europa non sono le regole

L’America innova, la Cina copia, l’Europa regolamenta. Uno slogan vecchio e, talvolta, abusato, che ciclicamente viene rispolverato quando si parla di regolamentazione dei mercati. Ora che le attenzioni di tutto il mondo sono concentrate sulla corsa all’oro nel mercato dell’intelligenza artificiale, le scelte di politica economica e legislativa dell’Unione europea sono di nuovo sotto la lente di ingrandimento. Si tratta di un bersaglio facile, ma soprattutto sbagliato.

L’Artificial Intelligence Act comporta anche l’acquisizione di una cultura digitale di rispetto dei diritti

L’Artificial Intelligence Act comporta anche l’acquisizione di una cultura digitale di rispetto dei diritti

Dallo scorso 2 febbraio sono efficaci i primi obblighi previsti dall’AI Act. il riferimento è, da una parte, agli obblighi legati all’utilizzo degli usi vietati, perché considerati dall’Unione europea di un rischio per la tutela dei diritti fondamentali inaccettabile e, dall’altra parte, alla necessità di rendere effettiva una cultura diffusa in tema di AI, la c.d AI litteracy.

Il Data Protection Officer e il dilemma della ‘compliance privacy’ nel nuovo ecosistema digitale

Il Data Protection Officer e il dilemma della ‘compliance privacy’ nel nuovo ecosistema digitale

Uno degli errori più comuni, nel quale si rischia di cadere - spesso in perfetta buona fede - è quello di affrontare la protezione dei dati partendo dal rispetto di una sola normativa di cui si sente di essere abbastanza padroni e considerare tutte le altre quasi come una sorta di “rumore di fondo”, semplici realtà ancillari rispetto alle norme che meglio padroneggiamo.

Caso DeepSeek: il Garante Privacy blocca l’IA cinese, ma serve un approccio regolatorio più equilibrato ed efficace

Caso DeepSeek: il Garante Privacy blocca l’IA cinese, ma serve un approccio regolatorio più equilibrato ed efficace

Come noto il Garante ha recentemente adottato un provvedimento nei confronti dell'applicazione di intelligenza artificiale DeepSeek. La decisione di bloccare l'applicazione cinese in Italia dimostra che le autorità nazionali hanno già gli strumenti per imporre limiti ai fornitori che non rispettano le normative europee, anche prima dell’entrata in vigore dell’AI Act.

Stop alla condivisione indiscriminata dei dati personali degli automobilisti: un passo avanti per la privacy negli Usa

Stop alla condivisione indiscriminata dei dati personali degli automobilisti: un passo avanti per la privacy negli Usa

Per anni la General Motors ha condiviso con le compagnie assicurative informazioni sulla posizione, sullo stile di guida e altre informazioni sensibili degli automobilisti, ma ora negli Stati Uniti la Federal Trade Commission ha bloccato l'adozione indiscriminata di tali pratiche: un passo avanti nella tutela della privacy negli Stati Uniti.

Usare i titoli di cortesia viola la privacy: per rispettare il GDPR meglio essere maleducati

Usare i titoli di cortesia viola la privacy: per rispettare il GDPR meglio essere maleducati

Dai conti pubblici al lavoro, dall’ambiente ai servizi, dal demanio alle imprese, e anche sugli alimenti e sull’abbigliamento, in Italia siamo ormai abituati da anni a sentirci dire che dobbiamo fare riforme o modernizzare il nostro ordinamento perché “ce lo chiede l’Europa”, e ora l’UE ci chiede persino di abbandonare il tradizionale bon ton per rispettare la privacy.

Siamo tutti spiati? il presidente di Federprivacy a Cremona 1 Tv

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