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Mancanza di trasparenza nelle informative ai consumatori, rischio moltiplicazione delle sanzioni

Mancanza di trasparenza nelle informative ai consumatori, rischio moltiplicazione delle sanzioni

Rischio di moltiplicazione delle sanzioni per le imprese per scarsa trasparenza nei confronti dei consumatori. La mancanza di chiarezza nelle comunicazioni alla clientela può essere sia una violazione dei divieti di pratiche commerciali scorrette sia una violazione dell’obbligo di informativa privacy.

I limiti della Corte europea dei diritti dell’uomo sulla responsabilità per i commenti sui social

I limiti della Corte europea dei diritti dell’uomo sulla responsabilità per i commenti sui social

È ancora una volta la Corte europea dei diritti dell’uomo a intervenire per assicurare la libertà di espressione su questioni di interesse generale, anche nel caso di utilizzo di espressioni sferzanti e per chiarire il perimetro entro il quale può essere affermata una responsabilità per i commenti altrui apparsi sulla propria pagina Facebook.

Corte di Giustizia Ue: sanzioni per violazioni del Gdpr più care nei gruppi societari

Corte di Giustizia Ue: sanzioni per violazioni del Gdpr più care nei gruppi societari

Il massimo dell’ammenda per le violazioni del Gdpr va calcolato sul fatturato del gruppo, di cui fa parte la società coinvolta nella condotta illecita. È quanto deciso dalla Corte di Giustizia Ue con la sentenza del 13/2/2025 nella causa C‑383/23, che ha interpretato l’art. 83 Gdpr, nella parte in cui, per le imprese, fissa i massimi delle sanzioni mediante un calcolo in percentuale sul fatturato.

Misure cautelari, processo nullo se il difensore non accede alle conversazioni intercettate

Misure cautelari, processo nullo se il difensore non accede alle conversazioni intercettate

A seguito dell’adozione della misura cautelare, il difensore ha diritto di ottenere l’accesso ai supporti magnetici o informatici, contenenti la registrazione delle conversazioni intercettate.

Per l'accesso ai dati personali non basta la parola dell’avvocato

Per l'accesso ai dati personali non basta la parola dell’avvocato

Per chiedere l’accesso ai dati personali per conto di un cliente non basta la parola dell’avvocato, che dichiara di agire su incarico dell’interessato. La richiesta di accesso, formulata in applicazione dell’articolo 15 Gdpr deve essere firmata sia dall’avvocato sia dal cliente oppure deve avere in allegato la delega conferita al professionista. È quanto stabilito dal tribunale di Salerno.

L’intelligenza artificiale si fa strada con l'AI Act: sì a pubblicità mirata, assistenti e amici virtuali

L’intelligenza artificiale si fa strada con l'AI Act: sì a pubblicità mirata, assistenti e amici virtuali

Sdoganata l’Intelligenza artificiale (IA) usata per la pubblicità commerciale mirata, che assegna un punteggio ai clienti. Via libera anche all’IA che valuta il merito creditizio, a quella con sembianze umane che tiene compagnia e a quella che influenza il comportamento, ma a fin di bene, come far smettere di fumare o insegnare l’inglese.

Il presidente di Federprivacy a Rai Parlamento

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