Consiglio di Stato: l’utente deve capire se i suoi dati sono usati per il marketing
Stop alle gincane nelle piattaforme on line: chi apre un account non deve essere costretto a vagare tra varie schermate per saper se i dati inseriti per aprire il profilo saranno usati per fini di marketing, ma deve poterlo capire subito. Chi sparpaglia le notizie in un labirinto di link commette una pratica commerciale ingannevole. È quanto ha stabilito il Consiglio di Stato (sezione VI, sentenza n. 9614 del 2/12/2024), la cui novità sta proprio nell’inquadrare la trasparenza sul trattamento dei dati nell’ambito della correttezza commerciale.
Fonte: Italia Oggi - di Antonio Ciccia Messina
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