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Privacy vs. Trasparenza: qual è la soluzione?

Privacy vs. Trasparenza: qual è la soluzione?

Nell’ambito della P.A. assume grande rilevanza la delicata problematica rappresentata dal possibile conflitto tra due interessi di rango primario che, in quanto tali, devono ritenersi entrambi meritevoli di costante ed adeguata tutela da parte dell’ordinamento giuridico:

Usa: non entra chi ha amici sbagliati su Facebook

Usa: non entra chi ha amici sbagliati su Facebook

Lascia interdetti la notizia che rimbalza dalle colonne del “The Harward Crimson”, il quotidiano dell’Università di Harward, fondato del 1873. Uno studente palestinese che, nei prossimi giorni, avrebbe dovuto iniziare a seguire i corsi di uno dei più prestigiosi college americani è stato respinto alla frontiera americana, all’aeroporto di Boston dopo che gli agenti della dogana, navigando nei suoi profili social attraverso il suo smartphone, hanno trovato alcuni post critici contro la politica USA pubblicati da alcuni contatti del ragazzo.

Il Garante per la privacy bavarese si prepara a sparare sulla Croce Rossa

Il Garante per la privacy bavarese si prepara a sparare sulla Croce Rossa

In Germania il sito web del servizio di donazione di sangue della Croce Rossa è finito sotto la lente del Garante per la privacy bavarese.In particolare, la Bavarian Data Protection Authority (BayLDA) esaminerà adesso se i dati sensibili sulla salute degli utenti sono stati usati da Facebook attraverso gli strumenti di monitoraggio sul sito web del servizio di donazione di sangue.

Se avete un sito di e-commerce, ecco cosa comporta avere il pulsante “mi piace” di Facebook

Se avete un sito di e-commerce, ecco cosa comporta avere il pulsante “mi piace” di Facebook

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea con la sentenza nella causa C-40/17 (scarica il testo in calce) sancisce il principio che il gestore di un sito Internet corredato del pulsante «Mi piace» di Facebook può essere congiuntamente responsabile con Facebook della raccolta e della trasmissione dei dati personali dei visitatori del suo sito, anche se non può essere considerato poi responsabile del trattamento successivo di tali dati effettuato esclusivamente da Facebook.

Perché il nuovo lusso sarà essere offline

Perché il nuovo lusso sarà essere offline

L'hotel più lussuoso al mondo, alle Maldive, ha tolto la connessione Wi-fi dalle stanze. Non è un caso isolato. Molti brand del fashion hanno schermato store e camerini, impedendo alle persone di navigare con lo smartphone durante l'esperienza d'acquisto e postare l'interno dei punti vendita. Cosa sta succedendo? Effetto nostalgia o nuova strategia di marketing del lusso? Per dirla con le parole del futurologo Gerd Leonhard: “Offline is new luxury”. Dopo un decennio di dominio assoluto del social-web, in cui tutto faceva rima con digitale, si osserva un cambiamento.

E se vi ricattassero per riavere le foto delle vostre vacanze?

E se vi ricattassero per riavere le foto delle vostre vacanze?

Ci siamo abituati poco alla volta alle estorsioni digitali e in tempi recenti chi si è ritrovato nell’impossibilità di accedere ai propri file non ha esitato a pagare il “riscatto” ai banditi. Il fenomeno del “ransomware”, basato sulla fraudolenta cifratura dei dati ad opera di programmini venefici attivati involontariamente dagli utenti meno fortunati, ha messo in crisi enti pubblici, aziende e professionisti, ma anche singole persone e addirittura intere città (Baltimora ne è l’esempio più eclatante).

TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5

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