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Non si possono realizzare Smart Cities sostenibili ed inclusive senza rispettare la privacy dei cittadini
La digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni ha un ruolo centrale nel PNRR, i cui investimenti hanno l’obiettivo di innescare un vero e proprio cambiamento strutturale per rendere più efficienti gli ingranaggi della macchina pubblica italiana e delle nostre città. Le principali sfide della p.a. sulla protezione dei dati.
Polizia locale: bodycam di servizio attivate durante il consiglio comunale solo nel rispetto delle regole sulla privacy
Anche se il sindaco prevede un consiglio comunale tumultuoso non è scontato che la polizia locale possa partecipare all'evento attivando la bodycam di servizio. In particolare se il comune non ha preventivamente regolato tutto l'impianto di videosorveglianza effettuando anche una preventiva valutazione di impatto privacy. Lo ha chiarito il Garante per la protezione dei dati personali con l'ordinanza ingiunzione dell'11 novembre 2021.
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Polizia Locale: per installare le telecamere di videosorveglianza nelle camere di sicurezza occorre fare la valutazione d'impatto
Quando si parla di trattamenti di dati personali che presentano un rischio elevato per i diritti e le libertà fondamentali delle persone è necessario condurre una valutazione di impatto privacy non solo per gestire al meglio il rischio inerente il trattamento, ma anche per dimostrare di aver adottato misure tecniche e organizzative adeguate.
Privacy News, uscito il nuovo numero della rivista che dedica la copertina ai temi della videosorveglianza
È sfogliabile online il numero 2-2022 del magazine Privacy News, che dedica la copertina ai temi della videosorveglianza. Con una tiratura di 10.000 copie, nei prossimi giorni la rivista sarà spedita gratuitamente a tutti gli associati, e anche a chi fa richiesta di una copia saggio tramite l'apposito form online.
Quando installare una fotocamera finta a scopo deterrente non è lecito ed espone a rischi di richieste di risarcimenti
Con l’entrata in vigore del Gdpr il tema sulla videosorveglianza è stato oggetto di studi e approfondimenti specifici ad opera dei garanti europei i quali, in particolare, hanno predisposto le linee guida 3/2019, pubblicate il 29 gennaio 2020 sul trattamento dei dati personali attraverso dispositivi video. Importanti sono i chiarimenti resi circa la non applicazione del Regolamento europeo e quindi delle disposizioni collegate alla normativa sul trattamento dei dati personali, quando una persona non è in alcun modo individuabile e, pertanto: «nell’ipotesi di telecamere finte (o che comunque non registrano video o immagini), in quanto non vengono elaborati dati personali (ma su questo punto devono essere approfonditi i possibili risvolti penali)».
Quando la PA si arroga il diritto di non rispettare le regole sulla privacy: una deriva pericolosa che i DPO non sempre riescono ad arginare
Il Garante Privacy sanziona un’amministrazione comunale per l’installazione di telecamere. La storia dell’ennesimo ente locale che monitora i cittadini senza rispettare le regole. A nulla rileva la nobiltà del fine.
Regno Unito: dal garante inglese una guida operativa per i sistemi di videosorveglianza
Il Garante inglese (ICO – Information Commissioner’s Office) a Ottobre 2022 ha rilasciato una guida operativa per i diversi sistemi video che effettuano trattamenti di rilevazione o registrazione immagini, come ad esempio le telecamere per la lettura targhe, le body cam, i droni o sistemi di riconoscimento facciale.
Russia: telecamere 'intelligenti' a San Pietroburgo in grado di distinguere i passanti per etnia
Nel corso dell’anno 8mila delle 120mila telecamere che sorvegliano San Pietroburgo sembrano destinate a diventare più “intelligenti” – si fa per dire – perché capaci di riconoscere e classificare i passanti per etnia.
Sanzionato l'hotel che aveva installato le telecamere di videosorveglianza che puntavano direttamente sulla strada e sulle proprietà altrui
L'albergatore che vuole installare delle telecamere deve posizionare i cartelli, richiedere il nulla osta all'Ispettorato del lavoro e prestare attenzione anche al cono di ripresa dei suoi device. Evitando scrupolosamente di riprendere le strade pubbliche e i vicini di casa.
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Sanzione da 2,5 milioni di euro alla catena di supermercati che usava il riconoscimento facciale per scovare i clienti con pendenze con la giustizia
Il garante per la privacy spagnolo (AEPD) ha sanzionato una catena di supermercati per 2,5 milioni di euro per uso illecito di un sistema di videosorveglianza dotato di riconoscimento facciale che identificava il volto dei clienti raccogliendo una serie di dati biometrici che venivano automaticamente confrontati con una banca dati per determinare se il cliente aveva pendenze con la giustizia, bloccandone in tal caso l’ingresso e facendo scattare un allarme per richiedere l’intervento del personale della sicurezza.
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Siamo tutti spiati? il presidente di Federprivacy a Cremona 1 Tv
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