Visualizza articoli per tag: videosorveglianza
Se c'è l'accordo sindacale per la tutela del patrimonio aziendale è licenziabile il cassiere ladro ripreso dalle telecamere
Il cassiere che ruba è inchiodato al licenziamento dalle immagini della telecamera a circuito chiuso. E ciò perché l'impianto di controllo è installato dopo l'accordo coi sindacati per la tutela del patrimonio aziendale, il che rende utilizzabili contro il lavoratore i video registrati dal sistema di sorveglianza. Così la Corte di cassazione civile, sez. lavoro, nell'ordinanza n. 23985 del 06/09/2024.
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Se l'azienda assume lavoratori la videosorveglianza è da disattivare fino all’autorizzazione
L’autorizzazione per videosorveglianza sul luogo di lavoro, così come stabilito dall’articolo 4 della legge 300/1970, consiste in un passaggio obbligatorio per tutti i datori di lavoro che decidono di installare impianti audiovisivi e altri strumenti dai quali derivi la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei dipendenti.
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Se le fototrappole non rispettano la privacy il comune che le installa rischia di passare da controllore a controllato sanzionato
Il comune che attiva il servizio di contrasto dell'abbandono dei rifiuti deve valutare bene anche tutti gli aspetti sulla protezione dei dati. Perché altrimenti rischia di passare da controllore a controllato sanzionato. Lo ha chiarito il Garante l'ordinanza ingiunzione del 18 luglio 2023 a carico del comune di Modica.
Se non c'è il via libera del Garante Privacy il riconoscimento facciale nei Comuni resta un tabù
Quasi tutti i comuni hanno impianti di videosorveglianza urbana sempre più potenti ed in grado di riconoscere persone e comportamenti. Ma la raccolta e la conservazione dei dati biometrici ed in particolare il riconoscimento facciale restano ancora un tabù salvo che il comune ottenga un parere favorevole del Garante privacy.
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Sistemi di videosorveglianza 'domestica': il Garante Privacy fissa le regole
In questi giorni il Garante per la protezione dei dati personali ha diffuso una pratica scheda informativa che fornisce interessanti indicazioni "base" per le persone fisiche che intendono installare, in ambito personale o domestico, sistemi di videosorveglianza a tutela della sicurezza di persone o beni. Si accoglie sempre positivamente tale nuova modalità divulgativa dell'Autorità di controllo italiana che mette spesso in campo strumenti veloci e chiari utili ai cittadini non solo per far comprendere i loro diritti in materia di privacy, ma anche per inquadrare alcune tematiche che potenzialmente possono impattare fortemente con l'ambito della protezione dei dati.
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Sistemi di videosorveglianza sotto la lente del Garante della Privacy
Meglio non trascurare le regolarità dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, valutando attentamente la base giuridica del trattamento, la durata della conservazione delle immagini, le informative, e facendo particolare attenzione ai data breach e al trattamento eventuale di dati biometrici. Con deliberazione 22 luglio 2021, lo ha chiarito il Garante per la protezione dei dati personali, che ogni semestre fornisce indicazioni generali sui controlli da effettuare di propria iniziativa o tramite il Nucleo Speciale Privacy e Frodi Telematiche della Guardia di finanza.
Stop del Garante Privacy a riconoscimento facciale e super occhiali in dotazione ai vigili urbani
Faro del Garante della Privacy sui sistemi videosorveglianza intelligente. L’Autorità ha aperto un’istruttoria nei confronti del Comune di Lecce, che ha annunciato l’avvio di un sistema che prevede l’impiego di tecnologie di riconoscimento facciale. Il Garante ha avviato un’istruttoria anche nei confronti del Comune di Arezzo, dove, secondo notizie di stampa, a partire dal 1° dicembre 2022 è prevista la sperimentazione di “super-occhiali infrarossi” che rileverebbero le infrazioni dal numero di targa e sarebbero in grado di verificare la validità dei documenti del guidatore.
Telecamera di sicurezza invia video all'utente sbagliato
Accedere all'app della propria telecamera di sicurezza sullo smartphone e ritrovarsi, tutto d'un tratto, ad osservare le immagini di un'abitazione che non è la propria, abitata da ignari sconosciuti immersi nelle proprie occupazioni quotidiane. È quanto accaduto nel Regno Unito a Louisa Lewis, una dipendente della BBC che nei giorni scorsi ha reso nota la faccenda attraverso la propria testata giornalistica.
Telecamera in condominio, quando il diritto alla sicurezza prevale sulla riservatezza
Il diritto alla sicurezza e incolumità è prevalente nella sua tutela rispetto al diritto alla riservatezza. Perciò una telecamera non viola la riservatezza nel caso in cui venga installata sul pianerottolo di un condominio osservando le precauzioni (comunicazione all'amministratore e affissione di cartello segnalatore). E' quanto precisa il Tribunale di Prato mediante sentenza del 29 giugno 2023, n. 440 (questione vertente sull'utilizzo delle telecamere private, tematica di viva attualità e diffuso interesse).
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Telecamere contro gli atti vandalici a scuola, le regole del Garante Privacy
Telecamere contro gli atti vandalici a scuola. Il Garante della privacy ne ha disciplinato l’utilizzo dal 2010: possono essere usate dal preside per scoprire chi danneggia le strutture scolastiche durante le occupazioni. L’obiettivo infatti non è identificare gli occupanti ma i vandali che danneggiano la scuola.
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Il furto d'identità con l'intelligenza artificiale
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