NEWS

Telecamere in aula, informative chiare e aggiornate altrimenti scatta la sanzione

Paga dazio l'ateneo senza cartelli ad hoc: non è possibile tappezzare l'università di telecamere senza una adeguata segnaletica informativa e in mancanza dei necessari accordi con le rappresentanze sindacali. Il cartello informativo in particolare deve essere chiaro, aggiornato e completo con tutti i riferimenti più importanti sulla privacy. Diversamente basta un semplice reclamo all'autorità per fare scattare importanti sanzioni pecuniarie.

Telecamere in aula, cartelli ad hoc

Lo ha chiarito il Garante per la protezione dei dati personali con l'ordinanza ingiunzione dell'11 marzo 2021 adottata carico dell'Università Federico II di Napoli. Un dipendente dell'istituto di fisica nucleare ha presentato una censura all'autorità evidenziando la posa in opera di numerose telecamere all'interno degli spazi comuni dell'ateneo in carenza di adeguate informazioni e senza alcun accordo con le rappresentanze sindacali.

A seguito del reclamo il Garante ha attivato una procedura ispettiva che si è conclusa con l'applicazione di una sanzione amministrativa da 10 mila euro e la pubblicazione dell'ordinanza sul sito dell'autorità. Nel corpo del provvedimento l'autorità ha evidenziato l'illiceità del trattamento dei dati personali effettuati dall'università attraverso l'impiego dei sistemi di videosorveglianza fondamentalmente per due ordini di ragioni.

Innanzitutto per la mancanza di un accordo preventivo con le rappresentanze sindacali, previsto dall'art. 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, per salvaguardare la possibile interferenza delle telecamere con i diritti fondamentali dei lavoratori.

Ma a parere del Garante anche i cartelli informativi posizionati nelle aree comuni dell'università risultano decisamente fuori legge. Ovvero carenti di alcuni dei dati fondamentali richiesti dall'art. 13 del regolamento europeo come la finalità del trattamento perseguita dal titolare con le telecamere.

Ma anche le indicazioni esatte sul titolare del trattamento, ovvero l'università, e le informazioni minime sui diritti dell'interessato unitamente alle indicazioni più consistenti del trattamento. In buona sostanza non bastano cartelli copia incolla. Sotto alle telecamere occorrono informative precise e aggiornate. Altrimenti scatta la multa.

Fonte: Italia Oggi del 13 maggio 2021

Note Autore

FederPrivacy FederPrivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Prev Superbonus 110%, le implicazioni per la privacy dei condomini
Next Il diritto alla disconnessione va regolato nell’accordo

10 Consigli per prenotare online le vacanze senza brutte sorprese

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy