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L'intelligenza artificiale rappresenta uno degli sviluppi tecnologici più significativi e in rapida evoluzione del nostro tempo, con impatti profondi su economia, società, etica e diritto. L'Unione Europea ha assunto un ruolo pionieristico nell'affrontare queste sfide, elaborando il primo tentativo al mondo di regolamentazione dell'IA con l’ormai approvato Artificial Intelligence Act.

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L’AI Act, il regolamento europeo che affronta in modo specifico i rischi dell’IA e fornisce a sviluppatori e utilizzatori indicazioni sull’adozione di questa tecnologia, ha identificato alcune categorie di sistemi di IA considerati particolarmente pericolosi e che, a partire dal prossimo 2 febbraio 2025, saranno espressamente vietati.

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Il 13 marzo è stato approvato definitivamente dal Parlamento europeo il Regolamento sulla intelligenza artificiale, la prima legislazione al mondo che intende regolamentare normativamente l’Intelligenza artificiale. La circolare del Sole 24 Ore su Artificial Intelligence Act e rapporto di lavoro.

Con la regolamentazione dell'Intelligenza Artificiale (IA), il cd. AI Act, l'Unione Europea vuole acquisire il primato di aver introdotto nel proprio ordinamento una disciplina di tipo orizzontale di tale tecnologia. Se da una parte la compliance sarà una sfida per le aziende, vi saranno però anche molte opportunità.

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Con il voto del Coreper del 2 febbraio 2024 gli Stati membri dell'UE hanno approvato formalmente e definitivamente il testo dell'AI ACT concordato dal trilogo del 6 dicembre 2023 . I prossimi passaggi procedurali, ovvero l'approvazione da parte del Parlamento Europeo e la successiva pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale, appaiono ora passaggi evidenti o meramente formali.

Il data poisoning consiste in una minaccia alla sicurezza dei sistemi di Intelligenza artificiale (IA) riferito alle componenti di Machine Learning (ML): una modifica “malevola” dei dati di addestramento (training data set) di tali componenti può generare una distorsione dei risultati prodotti dal sistema in favore degli obiettivi perseguiti dall’attaccante.

Con l’intelligenza artificiale rischio di diffusione video e fake news che prendono di mira personaggi politici alla vigilia delle elezioni, e che possono diventare rapidamente virali a causa di migliaia di like e condivisioni sui social da parte di utenti spinti da indignazione o trascinati dall’emotività di divulgare un presunto scoop. Bernardi: “Attenti a non diventare involontariamente complici di massicce campagne di disinformazione”

Le recenti innovazioni nell’ambito dello sviluppo di intelligenze artificiali (di seguito anche “IA”) stanno portando all’interno della realtà di tutti i giorni quello che fino a pochi anni fa era solo fantascienza. Avere a portata di mano un “cervello elettronico” in grado svolgere non solo attività manifatturiere, ma anche di prestazione d’opera intellettuale, come ad esempio redigere e leggere contratti o scrivere articoli di giornale, può non tanto sostituire l’attività umana, quanto rafforzarla, moltiplicandone esponenzialmente la produttività.

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Ecco perchè non è una buona idea per chi usa le app di dating lasciare che un algoritmo – chiunque ci sia dietro – arrivi a conoscere così bene le nostre emozioni, i nostri desideri più intimi e il nostro cuore.

Per chi deve ricorrere ad un finanziamento, pare proprio che si stia avviando verso il tramonto l'epoca della burocrazia fatta di buste paga e dichiarazioni dei redditi da presentare insieme ad altra documentazione con le varie lungaggini che ancora comportano le procedure tradizionali prima di ottenere risposta dall'istituto di credito a cui ci si rivolge.

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