Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Italia terza al mondo per vittime da attacchi ransomware
Con il 68% delle aziende vittime di ransomware, l'Italia è il terzo paese al mondo più colpito da questo tipo di minaccia. Secondo gli ultimi dati di Sophos, società di cybersecurity che ha pubblicato il nuovo report "The state of ransomware", l'Italia è dietro solo al Sudafrica (69%) e alla Francia (74%) a livello globale.
Privacy e controlli sul lavoro: la problematica dell’uso promiscuo degli strumenti aziendali
Uno fra gli ambiti di maggiore novità in materia di controlli datoriali, continua certamente ad essere rappresentato dal c.d. Jobs Act e – più nello specifico – dal particolare regime di legittimità assegnato ai controlli effettuati sui beni strumentali affidati al dipendente in ragione delle sue mansioni.
Per leggere questo articolo devi essere registrato ed effettuare il login!
Diritto all’oblio, cosa è cambiato dopo la riforma Cartabia
La riforma Cartabia, tra le altre cose, ha introdotto lo scorso 1° gennaio 2023 una tutela rafforzata relativa al diritto all’oblio per i casi di cronaca giudiziaria.
Per leggere questo articolo devi essere registrato ed effettuare il login!
Sanzionato l'hotel che aveva installato le telecamere di videosorveglianza che puntavano direttamente sulla strada e sulle proprietà altrui
L'albergatore che vuole installare delle telecamere deve posizionare i cartelli, richiedere il nulla osta all'Ispettorato del lavoro e prestare attenzione anche al cono di ripresa dei suoi device. Evitando scrupolosamente di riprendere le strade pubbliche e i vicini di casa.
Per leggere questo articolo devi essere registrato ed effettuare il login!
Tecnologie emergenti e antiriciclaggio tra i temi della Spring Conference in Lettonia
Sarà Riga, capitale della Lettonia, a ospitare dal 14 al 16 maggio 2024 la trentaduesima edizione della “Spring Conference”, l’annuale appuntamento di primavera che riunisce le Autorità europee di protezione dati, con l'obiettivo di stabilire un quadro comune per la protezione dei dati personali.
Violenza di genere: anonimato garantito in data base prestazioni d’urgenza
Via libera del Garante Privacy allo schema di decreto del Ministro della salute che integra il Sistema informativo per il monitoraggio delle prestazioni erogate nell’ambito dell’assistenza sanitaria in emergenza-urgenza (EMUR) con un set di informazioni relative agli accessi in pronto soccorso delle vittime della violenza di genere.
Il dipendente ha diritto di accedere al proprio fascicolo per conoscere le informazioni da cui è scaturita una sanzione disciplinare del datore di lavoro
Il lavoratore ha sempre diritto di accedere ai propri dati conservati dal datore di lavoro. È quanto ha ribadito il Garante privacy accogliendo il reclamo presentato da una donna che aveva chiesto, alla banca di cui era stata dipendente, di accedere al suo fascicolo personale per conoscere quali informazioni potevano aver dato origine ad una sanzione disciplinare.
Negozi di telefonia intestavano abbonamenti e sim card a centinaia di ignari utenti, interviene il Garante Privacy
Una società che gestisce due negozi di telefonia dovrà pagare una multa di 150mila euro per aver attivato illecitamente Sim, abbonamenti e addebiti per l’acquisto di cellulari e localizzatori GPS utilizzando i dati personali di centinaia di utenti a loro insaputa.
Regno Unito: sanzionato ente non profit per aver inviato una mail in chiaro a centinaia di persone affette da HIV
L’Information Commissioner’s Office (ICO) ha multato un ente non profit per aver rivelato dati sensibili su centinaia di persone che convivono con l’HIV.
Rivelare i propri dati sensibili in pubblico non significa che Facebook possa usarli a suo piacimento
Rivelare i propri dati sensibili in pubblico non significa autorizzare chiunque a usarli a piacimento, pertanto Facebook non può usare indiscriminatamente le informazioni degli orientamenti sessuali di un utente per mandargli pubblicità personalizzata senza il suo consenso. Queste le conclusioni dell'avvocato generale della Corte di Giustizia dell'UE nella decisione della Causa C-446/21.