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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Il controllo sul trattamento dei dati svolto nell’ambito dei grandi sistemi informativi dell'Ue ed effettuato da organismi, uffici e agenzie europei sarà gradualmente trasferito a una nuova struttura. La nuova Commissione di Controllo Coordinato, questa la sua denominazione, rafforzerà la cooperazione tra le diverse Autorità di protezione dati e garantirà verifiche più efficaci.

Nonostante la privacy sia uno dei punti di forza, più volte sottolineato durante i vari eventi pubblici, Apple questa volta ha avuto il suo bel da fare per rassicurare gli utenti. Recentemente, infatti, Brian Krebs, un esperto di sicurezza ha rivelato che i nuovi iPhone 11 condividono la posizione degli utenti in modo intermittente, anche se l’impostazione è disabilitata.

Mentre pende la causa di divorzio, una delle parti può conoscere dal Fisco i rapporti che l'altra intrattiene con banche e finanziarie senza che sia il giudice civile a dover ordinare all'amministrazione di esibire i documenti custoditi dall'anagrafe tributaria. E ciò perché la modalità di ricerca telematica dei beni da pignorare serve soltanto ad ampliare i poteri istruttori del giudice e non esclude l'accesso in base alla legge sulla trasparenza amministrativa, la 241/90.

Quattro seminari di formazione in quattro diverse città italiane da nord a sud (Torino, Ancona, Roma e Catanzaro) che hanno raccolto la partecipazione di oltre 1.300 Responsabili della Protezione dei Dati (RPD) presso i soggetti pubblici. E’ il positivo bilancio dell’attività di formazione sul territorio legata al progetto T4Data, sviluppata da giugno a novembre di quest’anno.

Le smart TV sembrano innocui elettrodomestici ma, secondo l’FBI, non lo sono affatto. Le TV connesse a Internet e spesso dotate di webcam e microfoni, possono essere infatti la porta d’ingresso non custodita sulle nostre vite, quella da cui potrebbero passare hacker e malintenzionati per spiarci a nostra insaputa. Per questo, accanto all’invito a prestare la massima attenzione, nel comunicato apparso sulla home page della sede FBI di Portland, nell’Oregon, ci sono diversi suggerimenti semplici e pratici per ovviare almeno in parte al problema.

Il 26 novembre 2019 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Europea la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019, n. 1937/0/201 , riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione, in tema quindi di whistleblowing. Di particolare importanza, si rivelano le disposizioni della Direttiva che contemplano:

Il testo attualmente sul tavolo del Consiglio non va bene, ma non c'è più tempo da perdere per il varo delle nuove norme europee sull'e-privacy destinato a tutelare gli utenti di strumenti di comunicazione come Whatsapp, Skype e Messenger. Questo in sintesi il messaggio lanciato in un'intervista all'ANSA da Wojciech Wiewiórowski, garante aggiunto e principale candidato per il posto che fu di Giovanni Buttarelli - recentemente scomparso - quale Garante europeo della protezione dei dati (Edps).

Oltre che in tutte le principali librerie italiane, è adesso in vendita nello Shop Online di Federprivacy il nuovo volume "Privacy - Protezione e trattamento dei dati" edizione 2020 di Nicola Bernardi con la prefazione di Antonello Soro (edito da Ipsoa) con uno sconto per gli iscritti del 20% sul prezzo di copertina.

Per aprire un contratto di telefono mobile da oggi in Cina non basta più presentare la propria carta d’identità, è obbligatorio anche sottoporsi al riconoscimento facciale, fornendo alle aziende di telefonia la scansione del proprio viso. Il ministero dell’industria e tecnologia ha spiegato in una nota che gli operatori telecom debbono utilizzare programmi di intelligenza artificiale per verificare l’identità dei nuovi utenti. In Cina lo smartphone è la porta d’accesso a Internet.

Secondo una fonte consultata da Reuters, la Commissione Europea sta indagando sul modo in cui Google raccoglie e gestisce i dati dei propri utenti, in vista di possibili nuovi provvedimenti nei confronti di Alphabet, la holding che controlla il motore di ricerca più utilizzato al mondo.

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