Diffuse online via WhatsApp liste di persone di etnia rom contagiate dal Coronavirus
Preoccupa il fenomeno che si sta verificando in Abruzzo su dettagliate liste di nomi, cognomi, date di nascita e indirizzo di residenza di persone perlopiù di etnia rom contagiate dal Coronavirus che sono state diffuse e che continuano a circolare su gruppi WhatsApp ed altre chat su internet.
Il motivo della rabbiosa pubblicizzazione di tali dati sensibili è il mancato rispetto delle regole in occasione di un funerale tenutosi a Campobasso a cui avevano partecipato i diretti interessati lo scorso 30 aprile in pieno lockdown mentre vigeva il divieto assoluto di partecipare alle esequie e varcare i confini delle regioni, gesto da cui è poi derivato un focolaio di 60 contagi in Molise e 26 a Vasto.
A lanciare l’allarme è stato lo stesso sindaco di Vasto Francesco Menna durante una diretta Facebook, che ha espresso così la sua preoccupazione: “Oltre ai dati personali di malati Covid-19 diffusi in chat, su gruppi Whatsapp e su altri siti, stanno girando video violenti e questo mi ha spinto a presentare denuncia”.
Nonostante la comprensione per l’ira dei suoi concittadini, come riporta il Messaggero il primo cittadino di Vasto ha comunque fatto un “appello alla responsabilità, anche da parte di chi sta diffondendo dati personali di persone ammalate e video”, preannunciando anche azioni penali e civili nei confronti di coloro che hanno diffuso sul web i dati sensibili.
A tal proposito, è da rammentare che anche se un cittadino viene a conoscenza di soggetti che contravvengono a delle leggi, una giustizia “fai da te” sui social può esporre a violazioni del Codice della Privacy, e spetta invece alle autorità condurre le indagini e adottare i provvedimenti più opportuni, per cui eventuali condotte illecite devono essere segnalate a polizia o carabinieri, che si faranno carico di dare esecuzione alle misure prescritte.