NEWS

Il sequestro dello smartphone 'copiato' e restituito giustifica l’istanza di riesame

Non viene meno l’interesse a impugnare, a fini del suo riesame, la misura cautelare di sequestro probatorio che abbia colpito lo smartphone già restituito dopo l’effettuazione della copia forense di tutti i dati in esso contenuti. Infatti, anche una volta che l’avente diritto sia ritornato in possesso del dispositivo fisico, egli ha comunque diritto a far accertare che, non solo la misura sia stata applicata legittimamente, ma che la scelta di acquisire in modo onnicomprensivo i dati sia essa stessa proporzionata.

Sussiste l’interesse di chi subisce la misura reale, anche se già tornato in possesso del dispositivo, a verificare la base legale della sua applicazione e la legittimità dei tempi e dei modi della copia forense

Fonte: Il Sole 24 Ore - di Paola Rossi

Note Autore

FederPrivacy FederPrivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Prev Il datore di lavoro paga i danni privacy causati dal dipendente anche se lo ha correttamente istruito sui trattamenti dei dati
Next La Corte Ue frena sull’accesso ai tabulati per ritrovare lo smartphone rubato

Privacy e Lavoro nell'era degli algoritmi

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy