NEWS

La Corte Ue frena sull’accesso ai tabulati per ritrovare lo smartphone rubato

No all’accesso indiscriminato ai tabulati telefonici e a tutti gli altri dati nelle mani delle Telco - come posizione, pagine internet visitate ecc. - per identificare gli autori di un reato che non sia di gravità tale da autorizzare una simile ingerenza nei diritti fondamentali della persona. Questo principio viene esteso dalla Corte Ue, sentenza della Corte nella causa C-178/22, anche ai casi in cui la legge italiana prevede espressamente tale accesso – e cioè per i reati puniti con una sanzione massima non inferiore ai tre anni – ma che in realtà non sono da considerarsi poi così “gravi”. Ebbene, in tutti questi casi, affermano i giudici di Lussemburgo, il giudice incaricato di autorizzare l’accesso ai tabulati per identificare gli autori di un reato deve poterlo rifiutare o limitare.

Furto del cellulare, la Corte Ue frena sull’accesso ai tabulati per ritrovarlo

Fonte: Il Sole 24 Ore - di Francesco Machina Grifeo

Note sull'Autore

Federprivacy Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Prev Il sequestro dello smartphone 'copiato' e restituito giustifica l’istanza di riesame
Next Si può imporre ai provider di conservare in maniera «stagna» gli indirizzi IP degli utenti

Camera dei Deputati: Artificial intelligence e sostenibilità

Mappa dell'Italia Puglia Molise Campania Abruzzo Marche Lazio Umbria Basilicata Toscana Emilia Romagna Calabria

Rimani aggiornato gratuitamente con la nostra newsletter settimanale
Ho letto l'Informativa Privacy