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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Avvocato che parla male del collega incastrato dalla registrazione effettuata di nascosto dal cliente nello studio legale. Il file audio è utilizzabile nel processo civile in quanto riproduzione meccanica ex art. 2712 del Codice Civile né l'uso è precluso dal Codice Privacy: anche nel penale, infatti, la registrazione eseguita all'insaputa dell'interlocutore da una persona che è presente alla conversazione costituisce una prova documentale non costituisce un'intercettazione e dunque resta fuori dal campo delle garanzie ad hoc. Lo stabiliscono le s.u. civili della Cassazione con la Sentenza 20384/21.

La Cassazione spiega che per ottenere l'oscuramento dei dati da una sentenza occorrono buoni motivi come la delicatezza della materia o la presenza di dati sensibili. Alla suprema Corte, adita per risolvere una questione di natura tributaria, viene chiesto anche, in via preliminare, di ottenere l'oscuramento dei nomi dalla sentenza. Gli Ermellini nel caso di specie non accolgono l'istanza perché la questione non verte su questioni delicate e nel provvedimento non è necessario indicare dati sensibili. Queste le conclusioni contenute nell'ordinanza n. 22561/2021 della Cassazione.

Meglio non trascurare le regolarità dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati, valutando attentamente la base giuridica del trattamento, la durata della conservazione delle immagini, le informative, e facendo particolare attenzione ai data breach e al trattamento eventuale di dati biometrici.  Con deliberazione 22 luglio 2021, lo ha chiarito il Garante per la protezione dei dati personali, che ogni semestre fornisce indicazioni generali sui controlli da effettuare di propria iniziativa o tramite il Nucleo Speciale Privacy e Frodi Telematiche della Guardia di finanza.

Secondo quanto riportato dai media statali filogovernativi, la Cina ha approvato una nuova legge sulla privacy per proteggere i dati personali degli utenti, entrerà in vigore dal 1° novembre 2021. Ecco cosa prevede:

Nell’ambito delle proprie attività istituzionali, Federprivacy ha di recente creato 16 Gruppi di Lavoro dedicati a specifici ambiti e settori con il compito di portare avanti varie attività finalizzate a dare pratici contributi agli addetti ai lavori, tra cui l’elaborazione di decaloghi e infografiche, vademecum, circolari, statistiche e studi, articoli, manuali, eventi, ed ogni altra iniziativa mirata alla divulgazione della cultura della privacy e alla conformità alla normativa in materia di dati personali.

Sanzioni fino a 50.000 euro a tutela degli informatori su illeciti aziendali. È quanto prevede lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva comunitaria del 2019 di riforma del whistleblowing. Le misure, inedite, saranno inflitte da Anac in una “forchetta” da 5.000 a 30.000 euro, quando accerta che sono state tenute condotte vessatorie o adottate misure ritorsive o quando verifica che la segnalazione è stata ostacolata o che si è tentato di ostacolarla o che è stato violato l’obbligo di riservatezza.

La polizia potrà utilizzare le telecamere indossabili in caso di operazioni critiche con conservazione dei dati allungata a sei mesi. Ma con la massima costante attenzione al corretto trattamento dei dati personali ed in particolare al perimetro della sicurezza informatica e senza fare mai ricorso al riconoscimento facciale. Lo ha chiarito il Garante per la protezione dei dati personali con il provvedimento n. 290 del 22 luglio 2021.

Due milioni di euro di sanzione al Jö Bonus Club per violazione del Gdpr nella profilazione di circa 2,3 milioni di utenti nell’ambito del proprio programma di fidelizzazione dei clienti di Rewe (Billa, Bipa, Penny Market, Adeg), OMV e altri nove partner.

Le misure di protezione assunte da TikTok per gli utenti minorenni sono del tutto insufficienti e non possono assolutamente bastare: per creare un ambiente web sicuro, in cui navigare ed esprimersi liberamente, è necessario invece restituire ai genitori una funzione di consenso in fase di iscrizione e supervisione rispetto alle attività condotte in rete dai figli - un diritto inalienabile di tutela che incredibilmente continua a non essere riconosciuto sul web.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato alla Regione Siciliana una richiesta di informazioni in merito alle nuove modalità per l’accesso degli utenti agli uffici pubblici e agli edifici aperti al pubblico introdotte dall’ordinanza presidenziale del 13 agosto 2021, n. 84, nell’ambito delle misure di contrasto della pandemia da Covid19. L’ordinanza prevede che le persone sprovviste della certificazione verde non possono accedere agli uffici pubblici e agli edifici aperti al pubblico e possono usufruire dei servizi, anche di quelli resi da privati preposti all’esercizio di attività amministrative, esclusivamente in via telematica, o comunque da remoto.

Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3

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