Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Quasi 400 euro di voucher formativi per i soci che rinnovano la quota a gennaio
Il 2022 inizia con una speciale opportunità per Data Protection Officer e professionisti della privacy che nel mese di gennaio si iscrivono come soci membri di Federprivacy o colgono comunque l’occasione per rinnovare la propria quota associativa: con l’offerta del mese di gennaio, non si riceve infatti solo il voucher formativo di 102 euro riservato a tutti i soci che pagano la quota associativa, ma anche un secondo esclusivo voucher valido per la partecipazione gratuita al Corso di autodifesa per DPO, comprensiva del materiale didattico in omaggio che include il nuovo manuale scritto dall’Avv. Antonio Ciccia Messina.
Garante Privacy: aperta un’istruttoria su un’app realizzata dall’associazione Covid Healer
Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria su un’app realizzata dalla Associazione Covid Healer Onlus per offrire consulenza e assistenza sanitaria, trattando i dati di “utenti pazienti” e di “professionisti sanitari”.
Telemarketing senza operatore, il consenso preventivo rimane obbligatorio
Per le chiamate con sistemi automatizzati ci vuole sempre il consenso preventivo dell'interessato. Anche se la revoca del consenso potrà essere fatta con l'iscrizione nel registro delle opposizioni, questo non fa venire meno l'obbligo di acquisire il consenso a monte da parte dell'interessato. In generale applicare il regime del registro delle opposizioni significa poter fare telefonate commerciali senza consenso, tranne che ai numeri iscritti nel registro. Ma per le chiamate automatizzate, l'estensione della disciplina del registro riguarda solo la revoca e non libera dalla necessità del consenso preventivo.
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Con il Decreto Capienze straordinari non pagati per i Consulenti Privacy e i Dpo
Straordinari per i consulenti privacy e i Dpo (responsabili della protezione dei dati) delle pubbliche amministrazioni, delle società partecipate pubbliche e delle public utility. È una semplificazione con il trabocchetto quella varata dal decreto legge 139/2021 (il cosiddetto decreto Capienze), convertito dalla legge 205/2021 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 291 del 7 dicembre 2021, in vigore dall'8 dicembre 2021), che pure ha ripreso l'impostazione vigente dal 1996 al 2018, affrancando le pubbliche amministrazioni dalla necessità di avere una legge o un regolamento ad hoc per ogni trattamento (situazione, peraltro, impossibile da realizzare in concreto).
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Facebook deve risarcire il danno all'utente se lo banna ingiustamente dal social network
L’utente ingiustamente bannato da un social network ha diritto di ottenere il risarcimento del danno subìto a causa della sospensione delle proprie relazioni sociali. Lo ha ribadito la Corte d’appello dell’Aquila con la sentenza 1659 pubblicata lo scorso 9 novembre che fa il punto sul rapporto contrattuale che si instaura quando ci si iscrive a una community virtuale. La vicenda trae origine dal ricorso con rito sommario presentato da un utente sospeso da Facebook per oltre quattro mesi per aver pubblicato alcune foto di Mussolini, didascalie e commenti che evocavano la sua appartenenza politica, oltre a post taglienti e sprezzanti. Il social network aveva sospeso in più occasioni l’account per violazione degli «standard della comunità».
Corte Costituzionale: illegittima la sospensione della prescrizione introdotta dal Gdpr
Illegittima la sospensione della prescrizione introdotta dalla riforma del codice privacy. La Consulta con la sentenza n. 260 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 18, comma 5, del decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante «Disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati)».
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Fatturazione elettronica: Garante Privacy, necessarie maggiori garanzie per la memorizzazione dei dati
Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sullo schema di provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate relativo alle nuove regole tecniche per la memorizzazione delle fatture elettroniche, da utilizzare per l’analisi del rischio e controllo a fini fiscali e per le funzioni di polizia economica e finanziaria. Dovranno però essere assicurate maggiori tutele a protezione dei dati e adeguata la normativa che regola il settore.
Soft spam, trattamento dei dati personali, e legittimo interesse
Il legittimo interesse "non può surrogare - in via generale - il consenso dell'interessato quale base giuridica del marketing", salvo quando ricorrano i presupposti previsti dall'art. 130 comma 4 del D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, ossia il caso di soft spam.
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Albania: diffusi online tramite WhatsApp e Telegram i dati personali e le informazioni sugli stipendi di oltre 600.000 cittadini
Il governo albanese ha confermato una fuga massiva di dati personali e salariali riguardanti 637.138 cittadini, ovvero oltre il 22% dell'intera popolazione del paese. Le informazioni sono contenute in un file Excel che ha iniziato a circolare in questi giorni tramite WhatsApp, e in cui sono riportati vari dettagli come nominativi dei lavoratori, luoghi e date di nascita, numeri di carta d'identità, numero di identificazione personale, numero di telefono, importi degli stipendi, posizioni lavorative e nomi dei datori di lavoro, e a quanto pare anche l’orientamento di voto per il partito socialista.
Polizia locale: bodycam di servizio attivate durante il consiglio comunale solo nel rispetto delle regole sulla privacy
Anche se il sindaco prevede un consiglio comunale tumultuoso non è scontato che la polizia locale possa partecipare all'evento attivando la bodycam di servizio. In particolare se il comune non ha preventivamente regolato tutto l'impianto di videosorveglianza effettuando anche una preventiva valutazione di impatto privacy. Lo ha chiarito il Garante per la protezione dei dati personali con l'ordinanza ingiunzione dell'11 novembre 2021.
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Il presidente di Federprivacy a Report Rai 3
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