Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Causa di divorzio, la Cedu sdogana l'uso dei messaggi del coniuge sul sito di incontri
La Corte europea dei diritti umani ha stabilito che i messaggi privati pubblicati dal proprio coniuge su un sito di incontri possono essere usati nella causa di divorzio, sempreché la divulgazione della corrispondenza abbia un effetto limitato sulla sua privacy. Per la Cedu dunque non vi è alcuna violazione dell'articolo 8 (Diritto al rispetto della vita privata e della corrispondenza) della Convenzione europea sui diritti umani nel caso di presentazione in giudizio della corrispondenza online del coniuge al fine di stabilire una responsabilità condivisa nella separazione.
Aveva messo in vendita online un catalogo di 1.218 ignare donne single tratto da Facebook, condannato dal Tribunale di Lecco
Trattamento illecito di dati personali e diffamazione aggravata per aver messo in vendita online un catalogo di (ignare) donne single di quel ramo del lago di Como. Il Tribunale di Lecco ha depositato le motivazioni della condanna - 1 anno e sei mesi, oltre ai risarcimenti civilistici in separata sede -al fantasioso “editore” che quattro anni fa aveva creato fama non cercata e problemi relazionali a 1218 donne di ogni età, finite loro malgrado in un catalogo tratto da Facebook «che costa meno di un aperitivo».
Chi viola la privacy non può impugnare direttamente il verbale di accertamento
La Cassazione ha pronunciato due principi di diritto in materia di tutela della privacy. Questo è il primo: «in tema di protezione di dati personali, con riferimento a fattispecie non disciplinate dalle norme introdotte dal Dlgs 101/2018, di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679, l'atto di accertamento e di contestazione dell'illecito amministrativo non è irrogativo della sanzione e non risulta idoneo, come tale, a produrre effetti sulla sfera giuridica del presunto trasgressore, sicché questi è carente dell'interesse ad agire con riferimento a una domanda di accertamento negativo dell'illecito solo contestato, potendo unicamente proporre opposizione avverso il provvedimento sanzionatorio che sia successivamente emanato nei suoi confronti dal Garante a norma dell'art. 18 Iegge n. 689 del 1981.
Romania: utente posta su Facebook dati personali altrui senza consenso e viene sanzionato per violazione del Gdpr
Il post sul profilo social in rete con dati altrui senza consenso è violazione della privacy. Con conseguente sanzione pecuniaria. Il garante della Romania ha contestato a una persona fisica la violazione di due articoli del regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 (Gdpr): l'art. 5, che elenca i principi del trattamento, l'art. 6 sul consenso dell'interessato e l'art. 14 sull'informativa agli interessati. Ne ha dato notizia lo stesso Garante romeno con un comunicato del 30 luglio 2021.
Consegna ai sindaci di liste nominativi dei non vaccinati: Il Garante apre istruttoria su iniziativa Commissario Covid di Messina
Continua l’azione del Garante per la privacy nei confronti di iniziative volte a promuovere la vaccinazione anti Covid 19 non in linea con la normativa in materia di protezione dei dati personali. L’Autorità ha inviato una richiesta di informazioni al Commissario ad acta per l’emergenza da Covid 19 di Messina il quale, secondo notizie di stampa, avrebbe consegnato ad alcuni sindaci la lista dei nominativi dei residenti sul loro territorio non ancora vaccinati.
Vicenda dei droni in spiaggia e in città, il Garante della Privacy apre tre istruttorie
Il Garante per la privacy ha acceso un faro nei confronti di iniziative che prevedono con troppa facilità l’utilizzo dei droni. Il ricorso sempre più frequente e per le finalità più diverse a questi strumenti potrebbe risultare lesivo della riservatezza delle persone riprese. Nei giorni scorsi l’Autorità è intervenuta per accertare il corretto trattamento dei dati effettuato mediante l’utilizzo di droni con una richiesta di informazioni inviata al Comune di Bari.
Ransomware e phishing, come difendersi dal contagio digitale
La digitalizzazione crescente della società, cui l'emergenza sanitaria ha impresso un'accelerazione formidabile, insieme ad indiscussi vantaggi, implica un aumento delle azioni di malintenzionati che diffondono software malevoli – soprattutto attraverso ransomware e tecniche di phishing – per varie finalità illecite. Anche l'European data protection board, a seguito dell'analisi dei data breaches segnalati dagli Stati membri dell'Unione europea negli ultimi tempi, ha sottolineato come gli attacchi informatici ransomware e di esfiltrazione di dati (phishing) siano molto frequenti.
La Asl di Roma organizza una ricognizione con il drone per controllare la temperatura in spiaggia, ma poi fa retromarcia
La ASL Roma 3 prova una nuova contromisura per limitare la diffusione del Covid. Ma poi arriva la retromarcia. La Regione Lazio per il 4 e il 5 settembre, uno degli ultimi weekend in cui ci si poteva godere l'estate, aveva organizzato un volo di ricognizione con un drone sul litorale di Ostia. Nella locandina dell'iniziativa, che sarebbe dovuta durare dalle 11 alle 16, si possono leggere le modalità dei controlli: "Il drone viaggerà ad un'altezza non inferiore a 25 metri dal livello dell'acqua e ad una distanza non inferiore ai 30 metri dalle persone".
Irlanda: maxi sanzione da 225 milioni di euro a WhatsApp
La Data Protection Commission (DPC), che è l’autorità di controllo irlandese per la protezione dei dati, ha inflitto una sanzione di 225 milioni di euro a WhatsApp. L'azienda americana, dal 2014 di proprietà di Facebook, è accusata di aver violato le norme europee in materia di protezione dei dati personali. Secondo l'autorità, WhatsApp non avrebbe infatti "assolto ai suoi obblighi di trasparenza" richiesti dal Gdpr per quanto riguarda la comunicazione agli utenti sull'utilizzo dei loro dati personali.
Videosorveglianza su aree comuni per provare lo stalking tra vicini
In dottrina e in giurisprudenza vi è stato un ampio dibattito se la normativa sulla privacy impedisca la ripresa con telecamere delle parti comuni condominiali: la Corte di Cassazione (sentenza 30191/2021) ha concluso positivamente.