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L’alba dell’intelligenza artificiale: un affascinante percorso che continuerà a sorprenderci
L'alba dell'intelligenza artificiale segna un punto di svolta nella storia dell'umanità, un momento in cui la frontiera tra la capacità umana e il potenziale delle macchine ha iniziato a sfumare. L'origine di questo rivoluzionario concetto può essere fatta risalire ai primi sogni e speculazioni dell'umanità riguardo all'idea di creare esseri non umani dotati di intelligenza.
L’Artificial Intelligence Act comporta anche l’acquisizione di una cultura digitale di rispetto dei diritti
Dallo scorso 2 febbraio sono efficaci i primi obblighi previsti dall’AI Act. il riferimento è, da una parte, agli obblighi legati all’utilizzo degli usi vietati, perché considerati dall’Unione europea di un rischio per la tutela dei diritti fondamentali inaccettabile e, dall’altra parte, alla necessità di rendere effettiva una cultura diffusa in tema di AI, la c.d AI litteracy.
L’impatto dell’Artificial Intelligence Act nel contesto lavorativo
L’approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo del Regolamento sull’intelligenza artificiale (“AI Act”) rappresenta un passaggio istituzionale decisivo verso la predisposizione di un quadro normativo uniforme per lo sviluppo, l’immissione sul mercato, la messa in servizio e l’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito dell’Unione Europea.
L’intelligenza artificiale al servizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19
Stiamo vivendo un momento storico davvero particolare in cui, a fronte dell’eccezionalità della situazione, alle regole sul trattamento dati viene chiesto di fare “un passo indietro” in virtù della prevalenza di interessi meritevoli di una tutela maggiorata. Certo non bisogna dimenticare che le esigenze di ricerca (medica e non solo) non possono pregiudicare a tutti i costi i diritti dei singoli, e pertanto vanno contemperate con altri interessi sulla base del c.d. principio del balance test.
L’Intelligenza Artificiale come l’automobile: lavoriamo per limitare i rischi e gioire delle opportunità
Anche se la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale (AI) viene spesso paragonata all’invenzione dell’elettricità, l’altro parallelismo che dovremmo fare è quello con l’arrivo dell’automobile.
L’Intelligenza artificiale e i nodi dell’approvazione del regolamento europeo
La discussione sull’Artificial Intelligence Act dell’Unione europea è alle battute finali. Il 6 dicembre si saprà se l’iter di approvazione della prima legge sistemica sull’intelligenza artificiale del mondo procede o si è bloccato.
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L’Intelligenza Artificiale nel campo della sanità: gli effetti delle recenti modifiche al Codice Privacy
Il Decreto PNRR ha introdotto modifiche significative al Codice Privacy, ridefinendo le basi giuridiche per il trattamento dei dati personali e ponendo l’accento sulla necessità di una gestione sicura ed etica delle informazioni.
L’intelligenza artificiale nel lavoro impone di rivedere la disciplina dei controlli a distanza
Un tempo i poteri datoriali erano nettamente distinguibili: da un lato il potere direttivo, riflesso dell’obbligo di obbedienza del lavoratore; dall’altro due poteri strumentali a quello, quali il potere di punire le violazioni contrattuali dei dipendenti e quello di controllare l’esecuzione della prestazione lavorativa secondo le direttive ricevute. Ma ora gli scenari cambiano con l’intelligenza artificiale.
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L’intelligenza artificiale per una società digitale etica: costruire fiducia attraverso un approccio umano
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha rivoluzionato la nostra società, trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo. Tuttavia, per garantire che l’IA contribuisca positivamente allo sviluppo della società digitale, è fondamentale adottare un approccio incentrato sulla dimensione umana, capace di instaurare un clima di fiducia tra tecnologia e cittadini.
L’intelligenza artificiale si fa strada con l'AI Act: sì a pubblicità mirata, assistenti e amici virtuali
Sdoganata l’Intelligenza artificiale (IA) usata per la pubblicità commerciale mirata, che assegna un punteggio ai clienti. Via libera anche all’IA che valuta il merito creditizio, a quella con sembianze umane che tiene compagnia e a quella che influenza il comportamento, ma a fin di bene, come far smettere di fumare o insegnare l’inglese.
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TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5
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