L’intelligenza artificiale nel lavoro impone di rivedere la disciplina dei controlli a distanza
Un tempo, prima dell’avvento della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale (IA), i poteri datoriali erano nettamente distinguibili: da un lato il potere direttivo, riflesso dell’obbligo di obbedienza del lavoratore; dall’altro due poteri strumentali a quello, quali il potere di punire le violazioni contrattuali dei dipendenti e quello di controllare l’esecuzione della prestazione lavorativa nel rispetto delle direttive ricevute.
Fonte: Il Sole 24 Ore - di Francesco Rotondi e Armando Tursi
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