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Etica e nuove tecnologie: quale deve essere l’approccio giusto?

Le implicazioni etiche legate alle nuove tecnologie si configurano come uno degli ambiti più rilevanti nell’attuale contesto di innovazione digitale. L’adozione sempre più diffusa di strumenti avanzati, quali l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’Internet delle Cose e la realtà virtuale, modifica profondamente le dinamiche sociali, economiche e relazionali.

(Nella foto: l'Avv. Michele Iaselli, autore del libro "Principi fondamentali del diritto delle nuove tecnologie")

Questi sviluppi tecnologici generano opportunità significative per migliorare la qualità della vita, l’efficienza e la produttività, ma pongono anche interrogativi sulla compatibilità di tali innovazioni con i valori fondamentali della società. L’analisi etica delle tecnologie emergenti diventa, quindi, un momento imprescindibile per orientare il loro sviluppo e utilizzo in direzioni coerenti con i principi di equità, rispetto dei diritti e sostenibilità.

Uno dei primi temi da considerare riguarda la giustizia nell’accesso e nella distribuzione dei benefici derivanti dalle nuove tecnologie. Esiste il rischio che alcune categorie di persone o intere comunità rimangano escluse dai vantaggi offerti dall’innovazione, aumentando le disparità economiche e sociali. Ad esempio, sistemi di intelligenza artificiale non progettati in modo inclusivo possono consolidare o amplificare pregiudizi preesistenti, penalizzando specifici gruppi demografici in ambiti quali l’occupazione, l’accesso ai servizi finanziari o la sanità. Promuovere un approccio inclusivo nella progettazione tecnologica diventa essenziale per evitare discriminazioni e garantire che i benefici siano accessibili a tutti, indipendentemente da fattori quali provenienza, genere o livello socioeconomico.

Un altro aspetto importante riguarda la tutela della privacy e dei dati personali in un’epoca in cui la raccolta e l’analisi di informazioni sono alla base del funzionamento di molte tecnologie emergenti. Dispositivi connessi, algoritmi di apprendimento automatico e piattaforme digitali raccolgono dati sugli individui in modo costante, sollevando interrogativi sull’utilizzo di tali informazioni, sulla loro conservazione e sulle potenziali conseguenze di un uso non trasparente. La protezione dei dati deve essere considerata come un diritto inviolabile, richiedendo un’attenzione specifica nella progettazione delle tecnologie per garantire la sicurezza delle informazioni e il rispetto delle scelte degli utenti.

La trasparenza rappresenta un ulteriore ambito di riflessione, in particolare per quanto riguarda i sistemi che prendono decisioni autonome. L’intelligenza artificiale, ad esempio, è sempre più utilizzata in ambiti che hanno un impatto diretto sulla vita delle persone, come la giustizia, la sanità o la selezione del personale. In questi contesti, la mancanza di comprensibilità dei processi decisionali automatizzati può ridurre la fiducia nei sistemi e generare percezioni di iniquità.

È necessario garantire che i meccanismi di funzionamento di queste tecnologie siano accessibili e comprensibili, in modo da permettere agli utenti di comprendere le ragioni delle decisioni e, ove necessario, di contestarle.

Un’altra dimensione etica rilevante riguarda l’impatto ambientale delle nuove tecnologie. Sebbene molte innovazioni promettano di migliorare l’efficienza e di ridurre gli sprechi, alcune applicazioni tecnologiche richiedono risorse energetiche considerevoli o comportano un’elevata impronta ecologica. È il caso, ad esempio, del mining di criptovalute o della produzione di dispositivi elettronici. Integrare considerazioni legate alla sostenibilità nella progettazione tecnologica è fondamentale per garantire che il progresso non comprometta l’equilibrio ambientale e che le risorse siano utilizzate in modo responsabile.

Inoltre, le tecnologie emergenti sollevano interrogativi sulla natura stessa delle relazioni umane e sul ruolo della tecnologia nella vita quotidiana. La crescente integrazione tra esseri umani e macchine, mediata da strumenti come la realtà virtuale e aumentata, modifica il modo in cui percepiamo la realtà, instauriamo relazioni e prendiamo decisioni.

Questo fenomeno invita a una riflessione sull’equilibrio tra innovazione tecnologica e centralità dell’esperienza umana, per evitare che l’adozione di strumenti digitali riduca la profondità delle interazioni personali o trasformi la tecnologia in un elemento alienante.

Le implicazioni etiche delle nuove tecnologie richiedono, dunque, un approccio attento e responsabile che consideri non solo gli aspetti tecnici e funzionali delle innovazioni, ma anche il loro impatto sulle persone, sulle comunità e sull’ambiente. La riflessione etica deve accompagnare il progresso tecnologico, guidandolo verso obiettivi che rispettino i valori fondamentali e contribuiscano a costruire una società più equa e sostenibile. In questo senso, il dialogo tra esperti, decisori politici, sviluppatori e cittadini è indispensabile per costruire un futuro in cui la tecnologia sia al servizio del benessere collettivo.

La responsabilità sociale e la governance rappresentano ulteriori dimensioni fondamentali nel contesto dello sviluppo e dell’implementazione delle nuove tecnologie, poiché definiscono i principi e le pratiche attraverso cui le organizzazioni e i governi possono garantire un utilizzo etico, sostenibile e orientato al bene comune. Questi concetti assumono una rilevanza crescente in un’epoca in cui le innovazioni digitali influenzano profondamente le strutture economiche e sociali, creando nuove opportunità, ma anche tensioni legate all’equità, alla trasparenza e alla protezione dei diritti fondamentali.

Note sull'Autore

Michele Iaselli Michele Iaselli

Coordinatore del Comitato Scientifico di Federprivacy. Avvocato, docente di logica ed informatica giuridica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Docente a contratto di informatica giuridica presso LUISS - dipartimento di giurisprudenza. Specializzato presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II in "Tecniche e Metodologie informatiche giuridiche". Presidente dell’Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy. Funzionario del Ministero della Difesa - Twitter: @miasell

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