Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
L'assistente vocale suggerisce a una bambina una sfida pericolosa: le ripercussioni su privacy e sicurezza
Probabilmente avete fatto domande a un assistente vocale che utilizza intelligenza artificiale: Google, Alexa, Siri o altri sono dispositivi diventati assai popolari, ma anche, in alcuni casi, controversi. Pochi giorni fa, Amazon ha dovuto correggere un errore di programmazione che ha portato Alexa a suggerire a una bambina di mettere una monetina in una presa elettrica.
A giugno il corso specialistico su privacy e videosorveglianza valido per la certificazione TÜV
E' in programma dal 10 al 30 giugno 2022 la prossima edizione del Corso di formazione specialistico “Privacy Officer e Consulente Privacy nella Videosorveglianza” ed organizzato da Ethos Academy con il patrocinio e la consulenza scientifica di Federprivacy. Il percorso è riconosciuto da TÜV Italia ai fini della certificazione del settore specialistico della videosorveglianza, e prevede anche i crediti per gli avvocati.
Automobilista paga una multa sulla piattaforma on-line ma riesce ad accedere anche alle infrazioni degli altri trasgressori
L'automobilista alle prese con il pagamento di una multa on-line che riesce ad accedere anche alle infrazioni degli altri trasgressori semplicemente modificando a caso il numero del verbale e la data della violazione può inoltrare un reclamo scritto al Garante. Che interverrà per verificare la sicurezza del gestionale sanzionando tutti i soggetti negligenti nella filiera del trattamento dei dati.
Cookies: dal 10 gennaio scatta l'adeguamento dei siti web secondo il provvedimento n. 231 del Garante Privacy
Stop, sui siti internet, all'accanimento dei banner sui cookie, alt ai muri virtuali che bloccano la navigazione se non si consente ai cookie (cosiddetti cookie wall) e basta con la strumentalizzazione del legittimo interesse per carpire dati di chi naviga in rete. Sono queste le novità che diventeranno operative dal 10 gennaio prossimo e si spera possano davvero tutelare la privacy di chi consulta le pagine dei siti Internet.
Magazine Privacy News, sfogliabile online l’ultimo numero del 2021
È disponibile il quarto e ultimo numero del 2021 del magazine Privacy News, che dedica la copertina di questa nuova edizione alla necessità dei DPO di tutelarsi e minimizzare responsabilità e rischi che comporta ricoprire questo delicato ruolo. Sempre in copertina, è dato risalto anche all’analisi fatta dall’Avv. Rocco Panetta del “Privacy Governance Report”, la ricerca prodotta dall’International Association of Privacy Professionals (IAPP) in collaborazione con EY e EY Law, per capire le tendenze che riguarderanno i data protection officer ed i professionisti della privacy nel 2022.
Quasi 400 euro di voucher formativi per i soci che rinnovano la quota a gennaio
Il 2022 inizia con una speciale opportunità per Data Protection Officer e professionisti della privacy che nel mese di gennaio si iscrivono come soci membri di Federprivacy o colgono comunque l’occasione per rinnovare la propria quota associativa: con l’offerta del mese di gennaio, non si riceve infatti solo il voucher formativo di 102 euro riservato a tutti i soci che pagano la quota associativa, ma anche un secondo esclusivo voucher valido per la partecipazione gratuita al Corso di autodifesa per DPO, comprensiva del materiale didattico in omaggio che include il nuovo manuale scritto dall’Avv. Antonio Ciccia Messina.
Garante Privacy: aperta un’istruttoria su un’app realizzata dall’associazione Covid Healer
Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria su un’app realizzata dalla Associazione Covid Healer Onlus per offrire consulenza e assistenza sanitaria, trattando i dati di “utenti pazienti” e di “professionisti sanitari”.
Telemarketing senza operatore, il consenso preventivo rimane obbligatorio
Per le chiamate con sistemi automatizzati ci vuole sempre il consenso preventivo dell'interessato. Anche se la revoca del consenso potrà essere fatta con l'iscrizione nel registro delle opposizioni, questo non fa venire meno l'obbligo di acquisire il consenso a monte da parte dell'interessato. In generale applicare il regime del registro delle opposizioni significa poter fare telefonate commerciali senza consenso, tranne che ai numeri iscritti nel registro. Ma per le chiamate automatizzate, l'estensione della disciplina del registro riguarda solo la revoca e non libera dalla necessità del consenso preventivo.
Con il Decreto Capienze straordinari non pagati per i Consulenti Privacy e i Dpo
Straordinari per i consulenti privacy e i Dpo (responsabili della protezione dei dati) delle pubbliche amministrazioni, delle società partecipate pubbliche e delle public utility. È una semplificazione con il trabocchetto quella varata dal decreto legge 139/2021 (il cosiddetto decreto Capienze), convertito dalla legge 205/2021 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 291 del 7 dicembre 2021, in vigore dall'8 dicembre 2021), che pure ha ripreso l'impostazione vigente dal 1996 al 2018, affrancando le pubbliche amministrazioni dalla necessità di avere una legge o un regolamento ad hoc per ogni trattamento (situazione, peraltro, impossibile da realizzare in concreto).
Facebook deve risarcire il danno all'utente se lo banna ingiustamente dal social network
L’utente ingiustamente bannato da un social network ha diritto di ottenere il risarcimento del danno subìto a causa della sospensione delle proprie relazioni sociali. Lo ha ribadito la Corte d’appello dell’Aquila con la sentenza 1659 pubblicata lo scorso 9 novembre che fa il punto sul rapporto contrattuale che si instaura quando ci si iscrive a una community virtuale. La vicenda trae origine dal ricorso con rito sommario presentato da un utente sospeso da Facebook per oltre quattro mesi per aver pubblicato alcune foto di Mussolini, didascalie e commenti che evocavano la sua appartenenza politica, oltre a post taglienti e sprezzanti. Il social network aveva sospeso in più occasioni l’account per violazione degli «standard della comunità».