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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Quasi tutti i comuni hanno impianti di videosorveglianza urbana sempre più potenti ed in grado di riconoscere persone e comportamenti. Ma la raccolta e la conservazione dei dati biometrici ed in particolare il riconoscimento facciale restano ancora un tabù salvo che il comune ottenga un parere favorevole del Garante privacy.

Con riferimento alle notizie riguardanti l’annunciata revoca del green pass alle persone che, già in possesso delle certificazioni verdi, risultino in seguito positive, il Garante per la protezione dei dati personali ricorda di aver segnalato più volte, nei mesi scorsi, al Ministero della salute i profili critici derivanti da un mancato aggiornamento del certificato verde.

In tema di reati informatici, il delitto di cui all'articolo 617-quinquies del Codice penale è assorbito in quello più grave di frode informatica ex articolo 640-ter del Cp nel caso in cui, installato il dispositivo atto a intercettare comunicazioni di dati informatici, abbia luogo la captazione, in tal modo trasformandosi la condotta preparatoria e di pericolo di cui al primo reato nell'alterazione del funzionamento o, comunque, in un intervento illecito sul sistema informatico, che sono modalità realizzative tipiche della frode informatica.

A inizio anno nuovo sono due i corsi di formazione in materia di protezione dei dati personali organizzati da due prestigiosi atenei che vedono il coinvolgimento di Federprivacy, e che rappresentano per i professionisti della privacy un’opportunità di approfondimento di alto livello sui temi più attuali della data protection.

Ha fatto eco sui media locali il convegno “Protezione dei dati personali e rapporto di lavoro”, evento patrocinato da Federprivacy e promosso dal delegato provinciale Avv. Matteo Maria Perlini, che si svolto lo scorso 15 dicembre a Frosinone.

Il Garante Privacy irlandese nel mirino di Maximiliam Schrems, l’avvocato ormai a tutti noto per le sue battaglie civili in materia di protezione dei dati personali, che guida il Centro europeo per i diritti digitali (None of Your Business – NOYB). Secondo le recenti accuse dell’attivista austriaco, la Data Protection Commission (DPC) irlandese ha tentato in maniera impropria di convincere gli altri garanti europei a schierarsi dalla parte di Facebook per bypassare l’obbligo di richiesta del consenso informato per la raccolta di dati pubblicitari degli utenti online.

La «facoltà di consegna, da parte dei lavoratori dei settori pubblico e privato, di copia della certificazione verde, al datore di lavoro, consente a quest’ultimo di evincere anche il presupposto di rilascio della stessa», e occorre fare «una riflessione ulteriore su tale norma», valutando «l’opportunità di una sua abrogazione». A chiederlo ai parlamentari è il presidente del Garante per la protezione dei dati personali Pasquale Stanzione, nel corso dell’audizione in commissione Affari costituzionali al Senato dove si esamina il decreto legge sul super green pass del 26 novembre 2021 n. 172.

Una recente decisione della Corte di Cassazione (Sez. VI - 2, ordinanza 8 novembre 2021, n. 32411) offre l'occasione per tracciare i confini del concetto normativo di profilazione, in cui va ricondotta la tecnica usata sempre più frequentemente tanto in settori pubblici che privati con l'obiettivo di studiare il comportamento delle persone.

Dal Green Pass alla protezione delle vittime di revenge porn; dal contrasto al telemarketing aggressivo alla tutela dei minori sui social media; dalla tutela dei dati dei lavoratori alla vigilanza sui rischi del riconoscimento facciale; dalle garanzie per i dati dei malati a quelle per le fasce più deboli. I più significativi interventi adottati in questo ultimo anno dal Garante per la privacy sono oggi raccontati in un video intitolato “Dalla tua parte”, realizzato per illustrare il ruolo e l’impegno dell’Autorità al fianco delle persone e del Paese.

I ricercatori di Darktrace, realtà operante nell’Intelligenza Artificiale per la cybersecurity, hanno registrato un incremento del 30% rispetto alla media mensile del numero di tentativi di attacchi ransomware durante le festività natalizie negli anni scorsi tra il 2018 e il 2020. Inoltre, gli esperti hanno osservato un aumento medio del 70% dei tentativi di attacco ransomware nei mesi di novembre e dicembre rispetto al periodo di gennaio e febbraio. In prossimità delle festività è pertanto importante non abbassare la guardia.

TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5

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