Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Per l'accesso ai dati personali non basta la parola dell’avvocato
Per chiedere l’accesso ai dati personali per conto di un cliente non basta la parola dell’avvocato, che dichiara di agire su incarico dell’interessato. La richiesta di accesso, formulata in applicazione dell’articolo 15 Gdpr deve essere firmata sia dall’avvocato sia dal cliente oppure deve avere in allegato la delega conferita al professionista. È quanto stabilito dal tribunale di Salerno.
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Anac: obbligatorio oscurare i dati sensibili dagli atti delle gare d’appalto pubblicati sulle piattaforme digitali
La deliberazione dell’Anac del 30 gennaio 2025 affronta il tema del trattamento dei dati riservati durante il processo di gara d’appalto, alla luce delle nuove disposizioni sugli accessi agli atti di gara (artt. 35 e 36 del Codice degli appalti).
Aumentati del 197% gli attacchi hacker veicolati tramite email, e il 31% dei messaggi ricevuti è spam
L’ultimo rapporto sulle minacce informatiche pubblicato da Acronis per il secondo semestre del 2024 evidenzia un netto incremento degli attacchi malware e ransomware, con una particolare attenzione ai rischi legati all’intelligenza artificiale.
No a filtri e blocchi nel sito web del Comune per evitare che i dati personali vengano carpiti dall’intelligenza artificiale
Non si possono “introdurre soluzioni tecniche atte ad impedire ai motori di ricerca web di indicizzare ed effettuare ricerche all'interno della sezione Amministrazione trasparente, anche al fine di prevenire il web scraping”. Ciò perché in contrasto con quanto previsto dal decreto legislativo n. 33/2013.
Germania: la privacy delle app di Apple nel mirino dell'Antitrust
L'autorità antitrust tedesca, il Bundeskartellamt, ha recentemente pubblicato i risultati preliminari di un'indagine avviata nel 2022 riguardante le pratiche di Apple in materia di privacy delle app. Secondo l'ente regolatore, il colosso di Cupertino potrebbe aver violato le norme antitrust tedesche attraverso il suo framework App Tracking Transparency (ATT), introdotto nel 2021 con iOS 14.5 .
L’intelligenza artificiale si fa strada con l'AI Act: sì a pubblicità mirata, assistenti e amici virtuali
Sdoganata l’Intelligenza artificiale (IA) usata per la pubblicità commerciale mirata, che assegna un punteggio ai clienti. Via libera anche all’IA che valuta il merito creditizio, a quella con sembianze umane che tiene compagnia e a quella che influenza il comportamento, ma a fin di bene, come far smettere di fumare o insegnare l’inglese.
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Spyware, altolà del Garante Privacy per chi usa illecitamente Graphite
Con un comunicato stampa del 14 febbraio 2025, il Garante per la protezione dei dati personali ha avvertito formalmente che l’uso dello spyware Graphite di Paragon Solutions per raccogliere informazioni dai dispositivi è vietato dal Codice della Privacy, senza un esplicito consenso dell’interessato.
Chat di personaggi politici pubblicate nel libro, il Garante avverte la società editoriale per possibile violazione della privacy
Il Garante ha inviato un avvertimento formale alla Società Editoriale Il Fatto Spa, avvisando che l’ulteriore trattamento dei dati personali contenuti nelle chat pubblicate nel volume “Fratelli di chat” può violare la normativa sulla privacy, le Regole deontologiche della professione giornalistica, nonché i principi generali di liceità, correttezza, minimizzazione ed essenzialità dell’informazione.
La truffa del falso Ministro Crosetto concretizza tutte le preoccupazioni sull'uso criminale dell'intelligenza artificiale
Le recenti notizie di cronaca riguardanti una serie di truffe attuate con l’aiuto dell’intelligenza artificiale hanno scosso il mondo imprenditoriale italiano, coinvolgendo alcuni dei nomi più importanti della finanza e dell’economia del Paese.
Regno Unito: il governo britannico chiede ad Apple di leggere tutti i contenuti che gli utenti conservano nel cloud
Il governo britannico avrebbe ordinato ad Apple di permettere alle autorità di leggere tutti i contenuti personali che gli utenti salvano in modo protetto sul cloud. È la prima volta che un paese democratico chiede a un'azienda tecnologica di fornire accesso globale ai dati protetti di tutti i suoi clienti, e non di uno specifico account, mettendo in discussione gli impegni di Apple sulla privacy.
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Privacy Day Forum: il servizio di Ansa
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