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Germania: la privacy delle app di Apple nel mirino dell'Antitrust

L'autorità antitrust tedesca, il Bundeskartellamt, ha recentemente pubblicato i risultati preliminari di un'indagine avviata nel 2022 riguardante le pratiche di Apple in materia di privacy delle app.

Secondo l'ente regolatore, il colosso di Cupertino potrebbe aver violato le norme antitrust tedesche attraverso il suo framework App Tracking Transparency (ATT), introdotto nel 2021 con iOS 14.5 .

L'ATT è stato presentato da Apple come uno strumento per dare agli utenti maggior controllo sulla propria privacy, consentendo loro di scegliere se permettere o meno alle app di tracciare la loro attività a fini pubblicitari. Fino a qui tutto bene, se non fosse che il Bundeskartellamt ha avviato un'indagine che ha sollevato seri dubbi sull'equità di questa pratica.

Il nocciolo della questione sta nella disparità di trattamento tra le app di Apple e quelle di terze parti. Secondo l'autorità tedesca, Apple applica regole più stringenti alle app di altri sviluppatori, mentre riserva a sé stessa maggiore libertà nell'accesso e nell'utilizzo dei dati degli utenti1 .

In particolare, sono stati evidenziati tre aspetti problematici:

- I requisiti rigorosi dell'ATT si applicano solo alle app di terze parti, non a quelle di Apple.
- Le app di terze parti possono mostrare fino a quattro dialoghi di consenso consecutivi, mentre quelle di Apple ne mostrano al massimo due.
- I dialoghi di consenso per le app di Apple sembrano progettati per incoraggiare gli utenti ad accettare, mentre quelli per le app di terze parti tendono a indirizzare verso il rifiuto.

Secondo il Bundeskartellamt questa situazione potrebbe costituire un abuso di posizione dominante da parte di Apple, vietato sia dalla legge tedesca sulla concorrenza che dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea.

Andreas Mundt, presidente del Bundeskartellamt, ha evidenziato come questa pratica renda "molto più difficile per gli editori di app concorrenti accedere ai dati degli utenti rilevanti per la pubblicità", mentre Apple mantiene un "ampio accesso ai dati degli utenti rilevanti per la pubblicità" all'interno del suo ecosistema.

La risposta di Apple però non si è fatta attendere. L'azienda ha difeso la sua posizione, affermando che l'ATT offre agli utenti un maggiore controllo sulla propria privacy attraverso un prompt "obbligatorio, chiaro e di facile comprensione", coerente per tutti gli sviluppatori, inclusa Apple stessa.

Ma cosa rischia il colosso americano? In sostanza, se Apple non riuscirà a rispondere in modo soddisfacente alle preoccupazioni sollevate, potrebbe dover affrontare sanzioni giornaliere e potenziali multe fino al 10% del suo fatturato annuale. La decisione finale del Bundeskartellamt è attesa per il prossimo anno, ma nel frattempo Apple avrà l'opportunità di rispondere alle conclusioni preliminari.

Fonte: Hardware Upgrade

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