Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
App di incontri, addio privacy per almeno 100mila utenti con 'vizietti particolari'
Un'enorme mole di fotografie, registrazioni audio, chat private, ricevute di pagamento per "prestazioni particolari", ed altre informazioni sessualmente esplicite di almeno centomila utenti di varie app di incontri sessuali erano online e potenzialmente accessibili da chiunque. La scoperta è stata fatta dai ricercatori di Vpn Mentor che hanno trovato i dati sensibili in un archivio di 845 gigabyte con quasi 2,5 milioni di record interamente ospitato su un singolo account di Amazon Web Services (AWS), e probabilmente riconducibile ad un unico sviluppatore denominato "Cheng Du New Tech Zone", il quale è menzionato in modo ricorrente nei database rinvenuti sul web dagli esperti di sicurezza informatica.
La Norvegia sospende la app di tracciamento anti Covid-19 per problemi di privacy
In Norvegia le autorità sanitarie hanno annunciato di aver sospeso l’app progettata per aiutare a tracciare la diffusione del Coronavirus dopo che il Garante per la protezione dei dati scandinavo aveva dichiarato che questa era troppo invasiva per la privacy. Lanciata nel mese di aprile, l'app per smartphone denominata “Smittestopp” (ovvero arresto dell'infezione) è stata creata per raccogliere dati sui movimenti delle persone per aiutare le autorità a tracciare la diffusione del Covid-19 ed informare gli utenti se erano stati esposti a qualche persona portatrice del virus.
Multe sulla pec, il Garante per la Privacy boccia le notifiche indiscriminate
Niente più notifiche via pec “indiscriminate” per le multe stradali: d’ora in poi, la ricerca dell’indirizzo di posta elettronica certificata del destinatario di un verbale tramite il codice fiscale dell’interessato può essere effettuata solo se questi è un professionista. Questo e altri paletti sono stati suggeriti dal garante della Privacy e recepiti dal ministero dell’Interno con circolare 300/A/4027/20/127/9 dell’8 giugno 2020. Tutto è nato da segnalazioni al Garante, che ha studiato come allineare al Gdpr la precedente circolare in materia.
Guerra informatica, è corsa agli armamenti
Pochi giorni fa la Honda ha subito un attacco informatico alla sua rete aziendale che ha compromesso le operazioni della società in tutto il mondo; alcuni stabilimenti sono stati completamente chiusi e il servizio assistenza clienti si è dovuto fermare. Secondo la casa di Tokyo, il problema ha riguardato i suoi server, i sistemi di posta elettronica e altri programmi interni che sono stati infettati da un virus informatico introdotto da un attacco da parte di più hacker.
Scuola, via libera del Garante per la Privacy alla pubblicazione dei voti scolastici solo sul Registro elettronico
Il Garante per la Privacy ha dato il suo via libera in merito alla decisione del Ministero dell’Istruzione di pubblicare gli esiti degli scrutini scolastici in un’area riservata del registro elettronico. Vista la necessità, quest’anno, di limitare gli accessi fisici alle scuole per via della pandemia da Covid-19, il Ministero ha infatti dettato istruzioni specifiche alle scuole in merito alla pubblicità degli esiti degli scrutini.
Provvedimenti dell'Anac, quando garantire la riservatezza sui dati personali
Nei provvedimenti dell'Anac non soggetti a pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è ammessa la diffusione dei soli dati personali la cui inclusione in atti e documenti da pubblicare sia realmente necessaria e proporzionata alla finalità di trasparenza perseguita nel caso concreto (cosiddetto «principio di pertinenza e non eccedenza»). Lo ha affermato il Consiglio di Stato nel parere n. 1484 del 6 maggio 2020 sul regime di pubblicità degli atti dell'Anac.
Dopo la lettera del Garante Privacy italiano Antonello Soro l'Ue risponde con una task force su Tik Tok
A fine gennaio era stato il Garante italiano, Antonello Soro, a sollevare con una lettera indirizzata ai tavoli dell’Ue i problemi di privacy di Tik Tok, il social network utilizzato da milioni di giovani, molti dei quali minori, che consente di creare e condividere audio, video e immagini, e tenendo conto del periodo di emergenza da Covid-19, la risposta del Comitato europeo per la protezione dei dati personali (Edpb) non ha tardato troppo ad arrivare.
Programma promette di recuperare i dati presi in ostaggio dagli hacker, ma in realtà è un ransomware
Tra le varie minacce in circolazione sulla Rete, poche sono pericolose e devastanti come il Ransomware. Motivo per cui quando si cade vittima di questo attacco, che come suggerisce il nome ti tiene in ostaggio bloccando tutti i tuoi file, spesso si è tentati di cercare la chiave di decrittazione “magica” per sbloccare tutto. Solitamente chi è in cerca di questa soluzione si trova davanti a due scelte:
Chi pubblica una foto sui social senza il consenso dell'interessato rischia la sanzione
Caricare foto sui profili social senza consenso espone a rischio di sanzioni privacy. È quanto desumibile da una sentenza olandese, i cui principi valgono in Italia e in tutti i paesi dell'Ue in cui si applica il Regolamento sulla protezione dei dati n. 2016/679 (Gdpr). La pronuncia della corte olandese di Gederland del 13 maggio 2020, resa nel giudizio C/05/368427, accogliendo il ricorso della mamma di un minore di 16 anni, ha ordinato a una nonna di rimuovere le foto di quest'ultimo da Facebook e da Pinterest, fissando una penale giornaliera (50 euro fino a un massimo di mille) in caso di ritardo nella cancellazione.
WhatsApp, i numeri di 300 mila utenti finiscono su Google
Nuovi problemi di privacy per WhatsApp: come riportato da Threatpost, il ricercatore informatico Athul Jayaram ha scoperto che su Google sono presenti oltre 300.000 numeri di telefono degli utenti a causa di WhatsApp. A febbraio, la nota app di messaggistica aveva corretto una situazione simile, che consentiva a chiunque di trovare su Google i link per entrare a far parte di un gruppo. Il problema, ancora una volta, è quindi rappresentato dall’indicizzazione dei contenuti di Google.