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Ncc bocciati in privacy

Ncc bocciati in privacy

Il foglio di servizio Ncc (noleggio con conducente) viola la privacy: c'è rischio di schedatura del viaggiatore e dei suoi viaggi. Lo segnala il Garante della Privacy con una lettera al premier Giuseppe Conte e al ministro dei trasporti Danilo Toninelli. I rilievi nella nota firmata da Antonello Soro riguardano l'articolo 11 della legge 21 del 1992, modificato dall'articolo 10-bis, comma 1, lett. e) del dl 135/2018.

Tempi stretti e documenti essenziali per i reclami al Garante privacy

Tempi stretti e documenti essenziali per i reclami al Garante privacy

Prosegue, a un anno di distanza dalla data di efficacia del Regolamento europeo per la protezione dei dati personali (Gdpr), l’opera di adattamento dell’ordinamento interno alla norma Ue. Se in prima battuta il percorso ha coinvolto principalmente il legislatore, la palla adesso è passata al Garante. Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 e 9 maggio 2019 e già efficaci i regolamenti del Garante privacy numero 1 e 2 del 2019, volti a disciplinare i procedimenti amministrativi a rilevanza esterna di sua competenza, concernenti l’esercizio dei suoi compiti e poteri.

Registrare di nascosto i colleghi non viola la privacy se serve ai fini della prova contro il datore di lavoro

Registrare di nascosto i colleghi non viola la privacy se serve ai fini della prova contro il datore di lavoro

Registrare di nascosto le conversazioni con i colleghi non costituisce motivo di licenziamento per giusta causa. Infatti è legittimo il comportamento del lavoratore finalizzato a precostituirsi un mezzo di prova contro il datore di lavoro per una causa futura o imminente. È dunque possibile produrre in giudizio le registrazioni occulte di vari colloqui avvenuti con i colleghi, in quanto il diritto di difesa prevale sulla tutela della privacy. Attenzione però: le registrazioni sul lavoro sono consentite a patto che i dialoghi siano pertinenti alla tesi da sostenere in giudizio e il mezzo utilizzato non ecceda le finalità.

Gdpr, addio alla vecchia verifica preliminare e via libera alla valutazione d'impatto

Gdpr, addio alla vecchia verifica preliminare e via libera alla valutazione d'impatto

Con il regolamento Ue sulla privacy (2016/679, noto come Gdpr) è a regime l'era del fai-da-te. Addio alla vecchia verifica preliminare (una sostanziale richiesta di autorizzazione al Garante) e via libera alla valutazione di impatto privacy (o Dpia, che sta per Data protection impact assessment). Lo attesta il Garante della privacy, nella relazione annuale per il 2018 al parlamento, che descrive l'attività svolta dall'autorità presieduta da Antonello Soro.

Gdpr, rodaggio agli sgoccioli. Dal 20 maggio sanzioni amministrative a pieno regime

Gdpr, rodaggio agli sgoccioli. Dal 20 maggio sanzioni amministrative a pieno regime

La privacy è un campo minato. Il 19 maggio 2019 scade il periodo di «prima applicazione», in cui il Garante deve, per legge, mostrare la sua comprensione e, nei limiti del (giuridicamente) possibile, andarci piano con le sanzioni per violazioni del Regolamento Ue 2016/679 (Gdpr) e del nuovo Codice della privacy (figlio del dlgs 101/2018). Ora, però, alla porta ci sono 7.219 reclami e segnalazioni e 946 notificazioni di violazioni della privacy.

Sim card intestate a clienti ignari, la Cassazione dà ragione al Garante sulla sanzione per omessa informativa agli interessati

Sim card intestate a clienti ignari, la Cassazione dà ragione al Garante sulla sanzione per omessa informativa agli interessati

La Cassazione, con la sentenza n. 10740/2019 del 17 aprile scorso, ha accolto il ricorso proposto dal Garante per la Privacy sulla omessa informativa ai soggetti interessati per un illecito utilizzo dei dati, riguardo sim card intestate a clienti ignari.

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