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Il genitore deve controllare il figlio che usa Whatsapp

Il genitore deve controllare il figlio che usa Whatsapp

I genitori sono chiamati a educare i loro figli a un corretto utilizzo dei mezzi tecnologici e a porre in essere una vigilanza attiva per evitare che usandoli danneggino se stessi o altri. Lo ha stabilito il Tribunale di Caltanissetta, nella sua sentenza dell’8 ottobre 2019.

Call e lezioni online, anche la tutela della privacy va in quarantena

Call e lezioni online, anche la tutela della privacy va in quarantena

«Ci vediamo in videoconferenza». O ancora: «Ragazzi, domani lezione online». Messaggi che in questi giorni sono diventati popolari. E scatta la corsa per scaricare le applicazioni che consentono di vedersi e sentirsi a distanza,da Google Hangouts a Zoom a Meetings. Per citarne solo alcune. La necessità è dotarsi degli strumenti che ci consentano di lavorare stando a casa e permettano di assicurare agli studenti un minimo di continuità didattica in questi tempi di serrata prolungata delle scuole.

Bandi pubblici & Privacy: dall'informativa all'indicazione dei dati. Come adeguarsi

Bandi pubblici & Privacy: dall'informativa all'indicazione dei dati. Come adeguarsi

Più tutele privacy negli appalti pubblici. Il Gdpr (Regolamento Ue sulla protezione dei dati n. 2016/679) impone cautele nella redazione dei bandi e dei relativi documenti di gara. Questo sia con riferimento alla prestazione oggetto del servizio, sia a riguardo della stesura degli atti di gara. I problemi da affrontare, infatti, sono sia di natura sostanziale, sia di natura formale. Quanto agli aspetti formali, bisogna inserire l'informativa, clausole ad hoc nell'istanza di partecipazione alla gara e, se del caso, le norme sulla individuazione dell'aggiudicatario come responsabile esterno del trattamento.

L'autovelox diventa anche investigatore

L'autovelox diventa anche investigatore

Nessun limite all'utilizzo investigativo dei dispositivi omologati per il controllo automatico della velocità dei veicoli. Ma per fotografare tutti i veicoli in transito e non solo i trasgressori con il piede pesante occorre che lo strumento sia stato specificamente progettato e autorizzato. E che il comando di polizia municipale osservi scrupolosamente la complessa normativa in materia di tutela dei dati personali e rapporti interforze. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia, sezione di Brescia, I, con la sentenza n. 116 del 7 febbraio 2020.

Smart working, attenzione ai controlli sui lavoratori

Smart working, attenzione ai controlli sui lavoratori

L’emergenza coronavirus ha accelerato l’adozione del lavoro agile, ma le aziende e le persone potrebbero non essere pronte a gestirlo correttamente. Per esempio, sul fronte controlli. Il ricorso massiccio al lavoro agile per far fronte all’emergenza coronavirus può rivelarsi una grande opportunità per il mercato del lavoro: le aziende e i lavoratori possono scoprire, infatti, i benefici derivanti da una forma di svolgimento della prestazione di lavoro che mette al centro del rapporto tra le parti la fiducia, come leva per ottenere più produttività ma anche più flessibilità nella gestione del tempo e dello spazio di lavoro.

Il Coronavirus fa paura alle aziende ma la privacy di dipendenti e visitatori va comunque rispettata

Il Coronavirus fa paura alle aziende ma la privacy di dipendenti e visitatori va comunque rispettata

Il Coronavirus fa paura ma la normativa d'urgenza adottata nelle ultime settimane non permette di violare la privacy di visitatori, utenti e dipendenti. I soggetti pubblici e privati non possono, quindi, chiedere ai visitatori ed agli utenti informazioni circa la presenza di sintomi da Coronavirus e notizie sugli ultimi spostamenti, come misura di prevenzione dal contagio.

Il furto d'identità con l'intelligenza artificiale

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