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Eredità digitale: il Tribunale di Bologna ordina ad Apple l'accesso ai dati personali contenuti nello smartphone del figlio deceduto
Dopo il primo precedente in Italia del Tribunale meneghino del 2021 (Tribunale Milano sezione I, ordinanza 9 febbraio 2021), ecco una pronuncia del Tribunale felsineo (Tribunale di Bologna, ordinanza 25 novembre 2021 – Giud. Est. Neri), adottato lo scorso novembre 2021 in materia di trasmissione e successione dei dati digitali agli eredi del de cuius e che si aggiunge ad altre decisioni, emesse da tribunali di altri paesi, dando così la misura della rilevanza che il fenomeno dell'eredità digitale sta assumento negli ultimi anni.
Europol e Stato membro responsabili in solido per i danni da trattamento illecito dei dati personali
Se si produce un danno per un trattamento illecito dei dati personali a causa di un’attività di collaborazione in ambito penale il risarcimento può essere domandato tanto a Europol che allo Stato membro coinvolto nell’indagine europea. La Corte Ue con la sentenza sulla causa C-755/21 ha affermato la responsabilità solidale tra l’istituzione europea di polizia e il Paese dell’Unione europea coinvolto nell’attività di indagine transfrontaliera.
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Facebook non risponde delle inserzioni illecite se il controllo è automatizzato
Il provider che non è a conoscenza dell’attività illecita che avviene tramite i propri servizi non ne è responsabile. Il Tar Lazio, sez. IV, sentenza n. 1393/2024 ha accolto il ricorso di Facebook (Meta Platforms Ireland Ltd) annullando la delibera dell’Agcom n. 422/22/Cons del 14 dicembre 2022 che l’aveva sanzionata con una “multa” di 750mila euro.
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False identità e abusi sui social network: scatta il reato di sostituzione di persona
I social network hanno rivitalizzato il reato di sostituzione di persona, nato per punire condotte ben lontane dal mondo del digitale. Il reato, previsto dall’articolo 494 del Codice penale, ha dato luogo nel passato a una curiosa giurisprudenza che configurava l’illecito in tutti i casi di matrimoni per procura in cui uno dei due coniugi mentiva sul proprio status sociale o addirittura sulla propria identità.
Fiduciarie, per la Corte UE non prevale la trasparenza nei confronti degli altri soci ma prevale la privacy
La privacy batte la trasparenza societaria. I dati di coloro che detengono partecipazioni indirette, tramite società fiduciarie, sono coperti da riservatezza e gli altri soci non hanno il diritto incondizionato di conoscerli. È questo il principio applicato dalla Corte di giustizia dell’UE con la sentenza del 12 settembre 2024 resa nelle cause riunite C-17/22 e C-18/22.
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Figli nati con la maternità surrogata, non ledono il diritto alla vita privata e familiare le norme italiane che ne vietano la trascrizione
Non ledono il diritto alla vita privata e familiare le norme italiane che vietano la trascrizione degli atti di nascita dei bambini nati all’estero con la gestazione per altri, nei quali è indicato il genitore di intenzione. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo riunisce i ricorsi presentati da diverse coppie omosessuali ed eterosessuali, che contestavano il rifiuto opposto dalle autorità italiane di trascrivere nei registri dell’anagrafe i certificati di nascita esteri di bambini legalmente concepiti in altri stati. Veto che, ad avviso dei ricorrenti, lede l’articolo 8 della Convenzione Europea sui Diritti Umani, sul diritto al rispetto della vita privata e familiare.
Files informatici e dati Gps provenienti da un'autovettura sono acquisibili come 'prova documentale'
I dati di tracciamento GPS ricevuti dalla polizia giudiziaria tramite mail (in formato excel) e provenienti da una autovettura che si trovava sul luogo di commissione del reato, seguono le consuete regole di acquisizione dei documenti previste dall’articolo 234 Cpp (Prova documentale). Lo ha chiarito una sentenza della Cassazione.
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Firmare una petizione pubblica comporta la rinuncia alla propria privacy: visionabile l’elenco dei sottoscrittori
Secondo il Tar di Trieste l’elenco dei sottoscrittori di una petizione trasmessa ad una pubblica amministrazione è un documento pubblico. Su questa base non sussiste alcun problema di dati riservati o di privacy dei sottoscrittori.
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Foto segnaletica diffamatoria sul giornale online, scatta la responsabilità del giornalista
In una testata online espressioni giornalistiche e immagini (quali una foto segnaletica) riportate in difetto dei presupposti della verità e della continenza, nonché della pertinenza della notizia all’interesse pubblico, integrano la diffamazione a mezzo stampa e la conseguente responsabilità del giornalista.
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Foto sui social della figlia che sfila: non basta il consenso di un solo genitore per autorizzare la pubblicazione online
Non basta il consenso di un solo genitore per autorizzare la pubblicazione online delle foto dei figli minorenni. Questo vale anche se marito e moglie sono separati e se i figli sono in regime di affido condiviso. Ma se mamma o papà assistono all’evento che poi finisce postato sui social non possono ottenere il risarcimento del danno: perché, essendo presenti, avrebbero potuto intervenire per tutelare i figli.