Due impronte digitali sulla carta d’identità non violano la privacy dei cittadini
La sentenza della Corte di giustizia Ue sulla causa C-61/22 affronta il tema della tutela dei dati personali a fronte dell’obbligo previsto dal Regolamento (UE) 2019/1157 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, sul rafforzamento della sicurezza delle carte d’identità dei cittadini dell’Unione e dei titoli di soggiorno rilasciati ai cittadini dell’Unione e ai loro familiari che esercitano il diritto di libera circolazione. Con la medesima decisione la Cgue annulla però il regolamento - ma solo a far data dal 1° gennaio 2027 - in quanto adottato su una base giuridica errata.
Fonte: Il Sole 24 Ore - di Paola Rossi
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