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Commette reato la madre che ascolta e registra le telefonate del figlio minore mentre parla con il padre separato

L’ascolto e la registrazione da parte della madre di conversazioni telefoniche in vivavoce tra il figlio minore e il padre separato è reato, che è però scriminato dall’esercizio legittimo del potere che discende al genitore dal diritto/dovere di vigilanza sulla prole. La scriminante va però valutata ex ante e non esclusivamente in base al contenuto emerso delle conversazioni ascoltate “fraudolentemente”.

No all’ascolto delle telefonate tra i figli e l’altro genitore se non si prova la necessità

Fonte: Il Sole 24 Ore - di Paola Rossi

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