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La banca che profila illecitamente i clienti non rispetta la privacy e perde la loro fiducia

La banca che profila illecitamente i clienti non rispetta la privacy e perde la loro fiducia

Banca profilava illecitamente i propri clienti analizzando i loro comportamenti online e controllando perfino quanto usavano la stampante per riprodurre gli estratti conto. Insospettiti da una comunicazione ricevuta dall’istituto bancario si erano rivolti all’autorità per la privacy. Non solo il monitoraggio avveniva senza il consenso degli interessati, ma le informazioni su tale trattamento di dati personali erano fornite tra le righe di una lettera di ben 28 pagine.

Pubblica Amministrazione: serve valutare un rimodellamento dei processi organizzativi e delle prassi finalizzato a realizzare la compliance al GDPR

Pubblica Amministrazione: serve valutare un rimodellamento dei processi organizzativi e delle prassi finalizzato a realizzare la compliance al GDPR

Da oltre 30 anni il Legislatore ha vincolato l’agire amministrativo ai princìpi che da sempre guidano le attività produttive delle imprese private. Infatti l’art.1 della legge 241/1990, sul procedimento amministrativo, stabilisce che l’attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta – tra altri – da criteri di economicità e di efficacia. i quali, in linea con il principio costituzionale di buon andamento dell’azione amministrativa (art. 97 Cost.), obbligano le pubbliche amministrazioni a perseguire i propri fini con il minor dispendio di risorse e attraverso lo snellimento e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi.

Proteggere i dati personali del lavoratore è oggi l’irrinunciabile ed ultimo veicolo per salvaguardarne la dignità

Proteggere i dati personali del lavoratore è oggi l’irrinunciabile ed ultimo veicolo per salvaguardarne la dignità

Che impatto ha l’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro? Possiamo dire che esiste oggi una vera e propria ricca casistica su questo argomento, che delinea un orientamento che il Garante e le Corti hanno tracciato e anche modificato negli ultimi anni, adeguandolo al progresso scientifico e pure a un diverso sentire sociale delle generazioni di nativi digitali affacciatesi in un mondo del lavoro completamente diverso e molto distante da quello del passato.

Provvedimento d’urgenza su Tik Tok: lodevole iniziativa del Garante Privacy che va oltre il formale principio dello ‘one stop shop’

Provvedimento d’urgenza su Tik Tok: lodevole iniziativa del Garante Privacy che va oltre il formale principio dello ‘one stop shop’

In data 11 luglio 2022 l’Ufficio stampa del Garante per la protezione dei dati personali italiana ha reso noto che la medesima Autorità ha adottato in data 7 luglio 2022 un provvedimento di urgenza nei confronti di Tik Tok col qual ha avvertito la piattaforma che è illecito utilizzare dati personali archiviati nei dispositivi degli utenti per profilarli e inviare ad essi pubblicità personalizzata senza un loro esplicito consenso.

È boom di data breach notificati al Garante della Privacy, ma i nemici più pericolosi non sono sempre gli hacker

È boom di data breach notificati al Garante della Privacy, ma i nemici più pericolosi non sono sempre gli hacker

Un dato emerso dall’ultima Relazione annuale del Garante per Privacy, è il numero dei data breach notificati lo scorso anno: con una media di quasi 6 al giorno, sono state infatti complessivamente ben 2071 le violazioni comunicate all’Autorità per la protezione dei dati personali, con un aumento addirittura di circa il 50% rispetto all’anno precedente. Anche se la definizione anglofona “data breach” evoca tipicamente nelle menti degli addetti ai lavori le conseguenze di attacchi hacker ed altri disastri di natura informatica, leggendo la relazione del Garante si apprende però che non sempre c’è la mano oscura dei cyber criminali quando si verifica una violazione sui dati.

Metaverso: gli impatti per la privacy, tra interrogativi e possibili scenari

Metaverso: gli impatti per la privacy, tra interrogativi e possibili scenari

Siamo agli inizi dell’epoca dominata dal metaverso, una realtà ibrida tra quella digitale e quella aumentata dove, entro i prossimi dieci o quindici anni secondo le previsioni, i nostri avatar si muoveranno e interagiranno. Il tema della privacy, in particolare, assume un’importanza centrale considerando l’enorme mole di dati personali che circoleranno ed il valore di cui godranno per le imprese che faranno business grazie alla loro raccolta e trattamento. Quali saranno quindi gli impatti che il metaverso apre dal punto di vista giuridico per imprese e utenti sotto il profilo della tutela e della sicurezza dei dati? Difficile ad oggi fare previsioni precise, certo è che le implicazioni generano non pochi interrogativi.

TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5

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