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FederPrivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati personali, iscritta presso il Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Il fornitore di servizi informatici responsabile in proprio in caso di data breach: se le violazioni alla sicurezza dipendono da scelte del fornitore esterno, a quest'ultimo, infatti, vanno applicate le sanzioni previste dal Gdpr.

In una testata online espressioni giornalistiche e immagini (quali una foto segnaletica) riportate in difetto dei presupposti della verità e della continenza, nonché della pertinenza della notizia all’interesse pubblico, integrano la diffamazione a mezzo stampa e la conseguente responsabilità del giornalista.

Il Gdpr prevede un'ammenda salata per gli enti che subiscono attacchi premeditati di cybercriminali. E se non è causa espressa di esonero da responsabilità l'azione dolosa del terzo, non lo è neppure l'assenza di danni per gli interessati a seguito dell'illecita intrusione. È quanto si desume dall'ingiunzione del Garante dell'11 aprile 2024 n. 198.

Gli esperti di Eset hanno rilevato un aumento degli attacchi effettuati dai gestori di Ebury. Si tratta di una botnet usata dai cybercriminali per infettare quasi 400.000 server Linux a partire dal 2009 (circa 100.000 solo nel 2023) con il principale obiettivo principale di rubare informazioni sensibili, come credenziali e dati delle carte di credito.

A febbraio la Federal Trade Commission gli aveva inflitto una multa da 16,5 milioni di dollari per aver raccolto e venduto i dati di navigazione degli utenti senza renderli consapevoli e senza chiedere il loro consenso, e ora Avast viene bacchettata anche in Europa con una maxi sanzione da 13,9 milioni di euro per violazioni del GDPR.

Pugno duro contro le truffe su Internet: scatta l’aggravante se l’inganno è una vendita di beni on line. È quanto propone uno degli emendamenti approvati dalle commissioni della Camera al ddl del Governo sul rafforzamento della cybersicurezza. Tra le altre modifiche, c’è l’introduzione a tappeto della biometria per l’accesso dei dipendenti ai data base pubblici di molte PA.

La significativa modifica di cui si discute interessa il Codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, ed è stata apportata in sede di conversione del decreto-legge 2 marzo 2024 n. 19, recante “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.

Il Garante Privacy ha inviato una richiesta di informazioni all'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (Invalsi) in merito alla possibile integrazione dei test nel curriculum digitale degli studenti.

Fino al 31 maggio tutti coloro che pagano la quota associativa con l’offerta del mese ricevono in omaggio il nuovo libro “Nuove tecnologie, sicurezza e protezione dati” edito da Giuffrè a cura di Michele Iaselli e Vittorio Iaselli.

Il Garante della privacy ha inviato una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana che avrebbe in previsione di installare telecamere con riconoscimento facciale, “in grado di verificare azioni scomposte” all'interno dei vagoni e sulle banchine da parte di chi in passato si è reso protagonista “di atti non conformi”.

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Privacy Day Forum 2023: il trailer della giornata

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