Il ruolo del Dpo durante la Fase-2: un corso per affrontare i periodi di emergenza
Nel caso di una situazione emergenziale come quella del Covid-19 il ruolo del Dpo è messo a dura prova, in quanto anche se non chiamato dalla direzione aziendale deve essere comunque presente e vigile, fornendo il suo contributo anche di fronte alla valutazione di situazioni del tutto nuove come quelle relative alla rilevazione di parametri (e non solo quelli della temperatura corporea), ma anche considerando gli aspetti relativi allo smart working ed alle implicazioni connesse. Anche in questo caso, è fondamentale la capacità del Data Protection Officer di documentare le misure poste in atto e le indicazioni fornite a tutela di tutti i soggetti coinvolti.
Secondo i risultati di uno studio condotto dall’Osservatorio di Federprivacy, il 68% degli oltre mille Dpo che sono stati intervistati hanno risposto di non essere stati subito coinvolti dalla direzione all'inizio dell'emergenza da Covid-19, e nel 39% dei casi è stato lo stesso Dpo a prendere l’iniziativa interessandosi personalmente dei problemi legati alla tutela della privacy, mentre tre volte su dieci (29%) è stato il management a renderlo partecipe dei problemi in un secondo momento.
Ravvisando specifici fabbisogni formativi affinché il Dpo sia in grado di affrontare anche le situazioni di emergenza in linea con i compiti che gli sono attributi dal Gdpr, Federprivacy ha organizzato il Corso “Le attività del DPO e la documentazione in condizioni ordinarie e nei periodi di emergenza”, che si svolgerà giovedì 9 luglio 2020 in modalità e-learning in classe live con docente l’Ing. Monica Perego, membro del Comitato Scientifico di Federprivacy, e docente del Master Privacy Officer e Consulente della Privacy.
Per ulteriori informazioni ed iscrizioni, è possibile vedere i dettagli l’Agenda Online oppure scrivere a [email protected].