Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Solo l'1,3% delle denunce presentate alle autorità per la privacy sfocia in una multa per violazione del Gdpr
Come ha evidenziato un rapporto dell’organizzazione non profit noyb.eu, se da una parte ogni anno vengono presentate oltre 100.000 denunce alle varie autorità nazionali dei paesi membri dell’Unione europea, le sanzioni per violazione del Gdpr vengono poi inflitte con il contagocce.
L'ACN invita le Pubbliche Amministrazioni all’utilizzo dello strumento di valutazione e trattamento del rischio cyber
Nell'ottica di sempre meglio contribuire ad attrezzare gli attori dell'ecosistema digitale nazionale a fare fronte a minacce complesse e inattese, ACN invita a utilizzare uno strumento per il cyber-risk management ad uso del settore pubblico.
Whisteblowing non utilizzabile per questioni personali o per contestazioni rispetto a superiori e colleghi
La procedura di whistleblowing non può essere utilizzata dal lavoratore per esprimere lamentele di carattere personale o per promuovere rivendicazioni relative alla disciplina del rapporto di lavoro, né per formulare contestazioni rispetto ai superiori gerarchici o ai colleghi.
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Borse di studio riservate ai professionisti under 40 per la formazione in materia di protezione dei dati
Per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, Federprivacy ha infatti stanziato 10 borse da studio di 500 euro ciascuna riservate agli under 40 e valide per la partecipazione al Corso di alta formazione “Privacy e gestione del personale”, che quest’anno dedica una parte rilevante delle lezioni agli impatti dell’intelligenza artificiale nei contesti lavorativi.
Mancanza di trasparenza nelle informative ai consumatori, rischio moltiplicazione delle sanzioni
Rischio di moltiplicazione delle sanzioni per le imprese per scarsa trasparenza nei confronti dei consumatori. La mancanza di chiarezza nelle comunicazioni alla clientela può essere sia una violazione dei divieti di pratiche commerciali scorrette sia una violazione dell’obbligo di informativa privacy.
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I limiti della Corte europea dei diritti dell’uomo sulla responsabilità per i commenti sui social
È ancora una volta la Corte europea dei diritti dell’uomo a intervenire per assicurare la libertà di espressione su questioni di interesse generale, anche nel caso di utilizzo di espressioni sferzanti e per chiarire il perimetro entro il quale può essere affermata una responsabilità per i commenti altrui apparsi sulla propria pagina Facebook.
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Corte di Giustizia Ue: sanzioni per violazioni del Gdpr più care nei gruppi societari
Il massimo dell’ammenda per le violazioni del Gdpr va calcolato sul fatturato del gruppo, di cui fa parte la società coinvolta nella condotta illecita. È quanto deciso dalla Corte di Giustizia Ue con la sentenza del 13/2/2025 nella causa C‑383/23, che ha interpretato l’art. 83 Gdpr, nella parte in cui, per le imprese, fissa i massimi delle sanzioni mediante un calcolo in percentuale sul fatturato.
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AgID: in consultazione pubblica fino al 20 marzo le prime Linee Guida sull'intelligenza artificiale per la PA
Fino al 20 marzo sono in consultazione pubblica le Linee Guida per l’adozione dell'Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione, adottate dall'AgID (Agenzia per l'Italia Digitale) con la Determinazione n.17/2025.
Regno Unito: un ordine del governo minaccia i diritti sulla privacy degli utenti Apple
Il Regno Unito ha ordinato ad Apple di consentire l’accesso ai backup iCloud crittografati dei suoi utenti, stando a quanto hanno riferito alcune fonti informate sui fatti al Washington Post. La richiesta fa leva sull’Investigatory Powers Act del 2016, una legge che disciplina l'uso e la supervisione dei poteri investigativi da parte delle forze dell'ordine e delle agenzie di sicurezza e intelligence.
Misure cautelari, processo nullo se il difensore non accede alle conversazioni intercettate
A seguito dell’adozione della misura cautelare, il difensore ha diritto di ottenere l’accesso ai supporti magnetici o informatici, contenenti la registrazione delle conversazioni intercettate.
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