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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

Si rinnova il Master per Esperto Privacy, che nel 2023 comprenderà anche tutti i principali aggiornamenti ed i temi scaturiti dagli ultimi sviluppi normativi, riservando inoltre maggiore spazio alla cybersecurity.

L’UE è pronta ad avviare un caso antitrust contro Amazon per la sua proposta di acquisizione da 1,7 miliardi di dollari di iRobot, produttore di Roomba, nell’ultimo segnale che i grandi gruppi tecnologici riceveranno un maggiore controllo sugli accordi. Lo scrive il Financial Times specificando che i regolatori di Bruxelles hanno inviato al gigante della tecnologia una serie di domande dettagliate sulla transazione proposta, secondo quanto rivelato da due persone a conoscenza diretta della decisione, in una mossa che indica come a Bruxelles si stiano preparando per un’indagine formale.

Windows 11 è accusato di trasmettere a server esterni numerosi dati dei computer degli ignari utenti, contattando diversi servizi online forniti da Microsoft (MSN, Bing, Windows Update e altri) ma anche terze parti, come Steam, McAfee e il sito Scorecard Research di Comscore, che compie ricerche di mercato al fine di compilare “studi e rapporti sulle tendenze e i comportamenti in Internet”.

La lotta all’evasione e l’obiettivo dell’equità fiscale sono questioni di interesse pubblico. Pertanto, il whistleblower che divulga informazioni fiscali in suo possesso per il lavoro da lui svolto gode della protezione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, anche se consegna a un giornalista documenti sui quali era tenuto al segreto professionale. L’interesse pubblico su notizie di ambito generale, come quelle sulle pratiche fiscali delle società multinazionali, infatti, prevale sugli obblighi di confidenzialità. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell’uomo rafforzando in modo netto, nell’ambito della vicenda Luxleaks, la tutela dei whistleblower (sentenza della Grande camera, Halet contro Lussemburgo, ricorso 21884/18, depositata il 14 febbraio 2023).

L’autorità di Dubai per i beni virtuali ha vietato l’uso di Privacy Coin come Monero (XMR) e ZCash (ZEC), nonché qualsiasi attività legata a questa tipologia di monete. Secondo il nuovo regolamento VARA (Virtual Asset and Related Activities) sulle criptovalute: “L’emissione di criptovalute potenziate dall’anonimato e tutte le attività VA (Virtual Asset) a esse correlate sono vietate nell’Emirato”.

La European Union Agency for Cybersecurity (ENISA) ha pubblicato un rapporto sul tema della ingegnerizzazione del processo di protezione dei dati personali. Dopo aver discusso alcune sfide nella condivisione di dati personali, il rapporto mostra come ingegnerizzare tecnologie e tecniche specifiche per consentire la condivisione di dati che preservano i dati personali.

Le videocamere di sorveglianza “Made in China” saranno rimosse dagli edifici del governo australiano. Ad annunciarlo è stato il ministro della difesa australiano Richard Marles, affermando che tali dispositivi potrebbero rappresentare un potenziale rischio per la sicurezza nazionale.

Le p.a. potranno fare controlli sugli strumenti elettronici in loro dotazione per garantire la sicurezza dei sistemi e dei dati; ma sarà l'Agid, sentito il Garante della privacy, a scrivere linee guida ad hoc. E i dipendenti pubblici dovranno stare attenti a cosa postano sui loro account privati: testi e video non devono né impegnare l'ente né danneggiarne l'immagine. I dipendenti, per altro verso, potranno fare modico uso personale dei device forniti dall'amministrazione.

Capita a tutti di dover portare un pc o un laptop in assistenza, e sicuramente in tali circostanze  ci si chiederà se i tecnici curioseranno tra i file archiviati sul proprio computer, comprese foto e filmati. Secondo un’indagine condotta dall’Università di Guelph in Canada, purtroppo la risposta in molti casi è “sì”, sia per chi si rivolge ad un negozio di informatica locale sia per chi si rivolge al servizio di assistenza di una catena o del produttore del dispositivi elettronici.

Non sono esenti dalle sanzioni del Garante della protezione dei dati personali neppure le associazioni che di solito tutelano esse stesse i cittadini e li difendono dalle violazioni in materia di privacy. Lo ha sperimentato Altroconsumo, che ha ricevuto una multa da 100.000 euro dall’autorità di Piazza Venezia.

Privacy Day Forum 2024, il trailer della giornata

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