Federprivacy
Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected]
Anche il soccorso stradale deve stare attento alla privacy
L'operatore del soccorso stradale oltre a curare bene le operazioni tecniche cui è naturalmente preposto deve fare attenzione anche alla privacy dei clienti. Evitando di consegnare informative imprecise e banalizzando la compilazione in strada della scheda di lavoro. Lo ha evidenziato il Garante per la protezione dei dati personali con l'ordinanza ingiunzione n. 9842389 del 24 novembre 2022.
Se l'ingerenza nella vita privata del lavoratore è limitata e proporzionale è legittimo il tracciamento dell'auto di servizio tramite Gps
Il licenziamento intimato dal datore di lavoro basato sulle risultanze del sistema di geolocalizzazione dell'auto aziendale del dipendente è legittimo e la raccolta e il trattamento dei relativi dati non comportano una violazione dei diritti del lavoratore come sanciti dalla Convenzione dei Diritti dell'Uomo.
Ok del Garante Privacy alla nuova Carta della cultura
Parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali alle nuove disposizioni attuative per la Carta della cultura, che sostituisce il Bonus 18app. La Carta della cultura è stata istituita nell’ambito della legge 15 del 2020 per contrastare la povertà educativa e la promozione e il sostegno della lettura.
Sì del Garante Privacy al recepimento della direttiva UE sul whistleblowing
Parere favorevole del Garante privacy sullo schema di decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, la cd. direttiva whistleblowing.
Decreto trasparenza e lavoro: le prime indicazioni del Garante per la Privacy
Maggiori controlli e rigorose garanzie per l’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzato nel rapporto di lavoro, pubblico e privato. Conciliare il rispetto del Gdpr con il Decreto Trasparenza. Supportare i datori di lavoro nella corretta applicazione della nuova normativa. Queste le prime indicazioni, fornite dal Garante per la privacy nella comunicazione inviata al Ministero del Lavoro e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro in risposta ai numerosi quesiti ricevuti da Pa e imprese.
Gira un video e diventa 'ambasciatore della privacy': il Garante lancia un concorso dedicato alle scuole
Il Garante per la protezione dei dati personali lancia un concorso per gli studenti delle scuole superiori di secondo grado chiamandoli a realizzare un video per spiegare ai coetanei cosa è per loro la privacy e come tutelarla.
Il Garante della Privacy sanziona tre Asl friulane per uso algoritmo
Il Garante per la privacy ha sanzionato tre Asl friulane, che, attraverso l’uso di algoritmi, avevano classificato gli assistiti in relazione al rischio di avere o meno complicanze in caso di infezione da Covid-19.
Multa da 5,5 milioni di euro a WhatsApp per violazioni del GDPR
Dopo le sanzioni per 390 milioni di euro inflitte a Meta nei primissimi giorni dell’anno per le violazioni del GDPR commesse da Facebook e Instagram, ora l’autorità irlandese per la protezione dei dati torna a bacchettare le società di Mark Zuckerberg con una multa di 5,5 milioni di euro a WhatsApp.
Cronaca e privacy dei minori: il richiamo del Garante al rispetto delle regole deontologiche dell'attività giornalistica e della Carta di Treviso
L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali è recentemente intervenuta per bloccare la diffusione di un video che circolava su internet e che ritraeva una bambina in tenera età mentre , accompagnata dal nonno, si apprestava ad entrare in un carcere, presso cui la madre è attualmente trattenuta. Cosa prevedono la Carta di Treviso e le regole deontologiche dell'attività giornalistica.
Un algoritmo per assegnare la priorità delle prestazioni sanitarie richieste dai pazienti? istruttoria del Garante Privacy sulla Regione Veneto
Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato alla Regione Veneto una richiesta di informazioni per verificare la conformità alla normativa privacy di una delibera, in base alla quale non sarebbero più i medici di medicina generale a scegliere la classe di priorità della prestazione richiesta per il paziente, ma un sistema basato sull’intelligenza artificiale. Sarebbe in sostanza un algoritmo a stabilire i tempi di attesa per le prestazioni prescritte.