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Federprivacy

Federprivacy è la principale associazione di riferimento in Italia dei professionisti della privacy e della protezione dei dati, iscritta presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MISE) ai sensi della Legge 4/2013. Email: [email protected] 

L'affissione nella bacheca dell'androne condominiale delle informazioni concernenti le posizioni di debito del singolo condomino integra una inammissibile diffusione di dati personali in favore di una serie indeterminata di persone estranee. Tale condotta è illecita e dà luogo alla responsabilità prevista dall'articolo 15 del Codice della privacy (D.lgs. 196/2003). La responsabilità è, inoltre, riconducibile al solo amministratore e non anche ai componenti del consiglio di condominio, essendo costoro titolari di funzioni meramente consultive. Questo è quanto emerge dalla sentenza della Corte d'appello di Potenza n. 355/2021.

Dopo quattro anni di trattative, ieri gli Stati membri dell’UE hanno concordato un mandato negoziale per la revisione delle norme sulla protezione della privacy e della riservatezza nell'uso dei servizi di comunicazione elettronica. Le regole aggiornate sulla "ePrivacy" definiranno i casi in cui i fornitori di servizi possono elaborare i dati delle comunicazioni elettroniche o avere accesso ai dati memorizzati sui dispositivi degli utenti finali. L'accordo di ieri consente ora all’attuale presidenza portoghese di avviare i colloqui con il Parlamento Europeo sul testo finale.

A quanto pare neanche le chat di Signal sono sicure al 100%. A dimostrarlo sono dei documenti che provano che l'FBI disporrebbe di uno strumento che gli permette di leggerle. Se negli ultimi tempi milioni di utenti hanno abbandonato WhatsApp sperando di trovare maggiore privacy in altre app come Telegram e Signal, le loro aspettative sono purtroppo sempre più soggette ad essere disattese.

Per la prima volta in Italia il Tribunale civile di Milano ha ordinato in via cautelare d'urgenza a Apple di fornire ai genitori di un ragazzo, morto in un incidente stradale un anno fa, il recupero dai suoi account dei contenuti digitali del figlio, andati persi sul telefonino distrutto nello schianto ma sincronizzati online (e dunque recuperabili) sulla "nuvola-cloud" della compagnia.

Il provvedimento del Garante della Privacy su Tik Tok e la campagna informativa che ha attivato l’autorità per sensibilizzare i genitori a prestare particolare attenzione sull’uso dei social network da parte dei giovanissimi figli rappresentano un importante primo passo per la tutela dei minori online. Nondimeno, rimangono molte preoccupazioni e perplessità di chi ha a cuore il benessere psicofisico dei propri bambini. Per questo Federprivacy ha deciso di effettuare un sondaggio per conoscere l’opinione di chi fa il mestiere più difficile del mondo.

Si fa sempre più ricorrente la possibilità su internet di imbattersi in una delle sofisticate fattispecie di "truffe romantiche". Trappole tese in rete da persone singole o gruppi criminali organizzati con l'obiettivo di sedurre naviganti "deboli" del web tramite i social-network, creando profili "attraenti" e generando false identità. Nella prassi gli adescatori scambiano con le vittime designate lunghi messaggi adulatori, dai tratti prima confidenziali e amicali; poi affettivi o persino sessualmente allusivi.

Si intitola “Il Data Protection Officer tra regole e prassi”, il nuovo libro, curato da Rocco Panetta, Tommaso Mauro, e Federico Sartore con la prefazione di Guido Scorza, che affronta in maniera analitica l'analisi dell'impianto normativo dedicato alla regolamentazione del data protection officer.

Martedì, 09 Febbraio 2021 15:22

Allerta privacy nel week end di San Valentino

I maggiori rischi durante il picco di utenti online alla ricerca dell'anima gemella o di scappatelle nella giornata degli innamorati. Tra i principali pericoli gogna online, ‘sextorsion’ e trattamenti illeciti di dati sensibili.

Le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di lavoro hanno diritto a conoscere dettagliatamente i nominativi dei lavoratori che sono stati retribuiti con il fondo dell'istituzione scolastica e gli importi dei compensi corrisposti. Lo ha stabilito il Tar del Friuli Venezia Giulia con una sentenza pubblicata il 3 febbraio scorso (42/2021). Si tratta della prima sentenza dopo che l'Aran, con la nota 6076/2020, aveva affermato che le disposizioni contenute nel contratto sottoscritto il 19/4/2018 non prevedono più l'obbligo per i dirigenti scolastici di fornire ai sindacati i nominativi del personale utilizzato nelle attività retribuite con il fondo.

'Se non ha l’età, i social possono attendere', è questo lo slogan dello spot, realizzato dal Garante per la protezione dei dati personali in collaborazione con Telefono Azzurro, dedicato al tema della protezione dei minori sui social network. A partire da Tik Tok, piattaforma espressamente rivolta ai giovanissimi, a cui il Garante ha imposto nei giorni scorsi misure a tutela dei più piccoli, dopo il tragico caso della bambina di Palermo.

TV9, il presidente di Federprivacy alla trasmissione 9X5

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