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Ammissibile l’utilizzo del sistema di videosorveglianza per comprovare l'inadempimento disciplinare del lavoratore

Ammissibile l’utilizzo del sistema di videosorveglianza per comprovare l'inadempimento disciplinare del lavoratore

Anche il sistema di videosorveglianza può essere utilizzato per comprovare l'inadempimento disciplinare del dipendente: non ha dubbi in proposito la Corte di Cassazione (Sentenza 8375/2023), che ne ha ritenuto ammissibile l'uso nonostante tale sistema rientri nell'ambito di applicazione dell'articolo 4, comma 2, dello statuto dei lavoratori, nella specie relativa a vicende ricadenti nel testo della norma anteriore alle modifiche apportate dal Jobs act.

Diffamazione via social con più imputati, il rebus della competenza

Diffamazione via social con più imputati, il rebus della competenza

Per il reato di diffamazione a mezzo social network, commesso da più imputati con residenza in luoghi diversi e collocati in circondari diversi, la competenza per territorio appartiene al giudice del luogo in cui ha sede l’ufficio del pubblico ministero che per primo ha iscritto la notizia di reato. Ad affermare questo principio è la sentenza 7377/2023 della quinta sezione della Cassazione.

La denuncia del collega non salva il whistleblower che ha commesso il medesimo illecito

La denuncia del collega non salva il whistleblower che ha commesso il medesimo illecito

L'aver denunciato i comportamenti scorretti o illeciti dei colleghi non salva il whistleblower, che si sia macchiato delle medesime violazioni, dalle sanzioni. Lo scudo accordato al denunciante contro eventuali ritorsioni da parte del datori di lavoro, o comunque dei suoi dirigenti, non si trasforma dunque in una esimente per i comportamenti illeciti da lui autonomamente posti in essere. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, ordinanza 9148/2023, respingendo il ricorso di una infermiera di una Azienda ospedaliera pubblica sospesa per quattro mesi per aver svolto attività retribuita non autorizzata presso una struttura privata,per circa otto anni, guadagnando poco meno di 30mila euro.

Anche il semplice cittadino commmette reato se viola la privacy

Anche il semplice cittadino commmette reato se viola la privacy

Anche il semplice cittadino compie reato se viola la privacy. L'illecito penale perseguito dall'articolo 167 del decreto legislativo 196/03, infatti, non è limitato all'operatore qualificato ma esteso al semplice cittadino che diffonde dati sensibili senza consenso del titolare, anche se ne è entrato in possesso per caso: chiaro l'incipit della norma incriminatrice che punisce «chiunque» ponga in essere le condotte vietate. È quanto emerge dalla sentenza 13102/23, pubblicata il 29 marzo dalla terza sezione penale della Cassazione.

Alle lezioni on line si applicano le norme sulla privacy a tutela degli insegnanti anche se c'è la pandemia

Alle lezioni on line si applicano le norme sulla privacy a tutela degli insegnanti anche se c'è la pandemia

La diffusione in diretta, tramite videoconferenza, delle lezioni nel contesto della scuola pubblica rientra nell'ambito di applicazione del RGPD (Regolamento generale Ue sulla protezione dei dati). Lo chiarisce la Corte Ue con la sentenza sulla causa C-34/21 emessa a seguito del rinvio pregiudiziale tedesco.

Nelle scuole è allerta per i dati fuori dalla UE: la circolare del Ministero dell'Istruzione

Nelle scuole è allerta per i dati fuori dalla UE: la circolare del Ministero dell'Istruzione

Al setaccio i contratti con i fornitori di servizi elettronici: le scuole, una per una, devono verificare se questi applicativi esportano dati al di fuori dell'Unione Europea nel rispetto del Gdpr. Inoltre, gli istituti devono anche configurare i sistemi in maniera da evitare l'indebito invio di informazioni relative a personale, studenti e famiglie verso Stati che non garantiscono una tutela dei dati equiparabile a quella del Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 (Gdpr). Sono queste alcune indicazioni desumibili dalla nota del ministero dell'istruzione e del merito (Mim) protocollo n. 706 - del 20 marzo 2023, recapitata a tutti gli uffici scolastici regionali e agli organi scolastici delle autonomie. 

Privacy Day Forum: il servizio di Ansa

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