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Decreto Trasparenza: informazioni ai lavoratori anche sui sistemi di monitoraggio decisionali non integralmente automatizzati

Decreto Trasparenza: informazioni ai lavoratori anche sui sistemi di monitoraggio decisionali non integralmente automatizzati

Informazioni ai lavoratori anche sui sistemi decisionali di monitoraggio non integralmente automatizzati. Gli obblighi informativi non sono limitati agli strumenti integralmente automatizzati. Ciò nonostante, la formulazione letterale dell'articolo 26 del decreto-legge 48/2023, che non ha una portata né innovativa né riduttiva di obblighi informativi, i quali rimangono intatti per effetto degli articoli 13 e 15 del Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679 (Gdpr).

La privacy e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro con focus sulla figura del medico competente, anche alla luce del DL 48/2023

La privacy e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro con focus sulla figura del medico competente, anche alla luce del DL 48/2023

La nostra Costituzione considera (art. 32) la “tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”; nell’ambito del mondo del lavoro, la principale norma di riferimento è il Dlgs. 9 aprile 2008, n. 81) “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” (TUSSL); inoltre l’art. 2087 del Codice civile sulla “tutela delle condizioni di lavoro” che richiede all’imprenditore di adottare le misure necessarie a “tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.

Tre armi di difesa contro gli errori dell'Intelligenza Artificiale

Tre armi di difesa contro gli errori dell'Intelligenza Artificiale

Tre scudi contro le inesattezze dell'Intelligenza Artificiale (IA). Due servono per correggere i dati, e cioè il ricorso al tribunale o, in alternativa, il reclamo al Garante della privacy; il terzo serve per ottenere un risarcimento dei danni ed è l'azione giudiziaria (in una delle sue varie forme, comprese class action e azione rappresentativa).

Data Exchange: il valore dei dati personali nei contratti di servizi digitali e nell'intelligenza artificiale

Data Exchange: il valore dei dati personali nei contratti di servizi digitali e nell'intelligenza artificiale

Il tema del valore, anche economico, dei dati personali, è di crescente interesse nel dibattito internazionale. Infatti, a seguito del rapidissimo sviluppo tecnologico, un numero sempre maggiore di piattaforme online e di sistemi di intelligenza artificiale hanno necessità di elaborare enormi quantità di dati; ciò viene attuato dai provider mediante un modello di scambio per cui al consumatore può non essere richiesto di versare un corrispettivo monetario ma soltanto di fornire i propri dati personali per la fruizione di un determinato servizio digitale.

I sindacati non possono conoscere i nominativi dei dipendenti che ricevono una retribuzione accessoria

I sindacati non possono conoscere i nominativi dei dipendenti che ricevono una retribuzione accessoria

Più riservatezza sul salario accessorio: i sindacati non possono conoscere i nominativi dei dipendenti delle scuole che ricevono una retribuzione accessoria e i relativi importi liquidati con il fondo d'istituto. Inoltre, nelle comunicazioni ai dipendenti bisogna usare modalità individualizzate, specie se contengono dati sensibili e particolari. Sono alcune delle precisazioni fornite dal Garante della privacy, con slide esplicative pubblicate sul sito istituzionale. Considerato il quadro normativo applicabile al comparto scuola, il Garante, Pasquale Stanzione, ha sottolineato che non è consentito agli istituti scolastici comunicare alle organizzazioni sindacali i nominativi dei docenti o di altro personale e le somme liquidate a ciascuno per lo svolgimento di attività finanziate con il fondo d'istituto.

Decreto Trasparenza, per informare i lavoratori basta il rinvio ai contratti

Decreto Trasparenza, per informare i lavoratori basta il rinvio ai contratti

Il decreto Lavoro (Dl 48/2023, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 103 del 4 maggio e in vigore da venerdì 5 maggio) contiene una misura di semplificazione molto importante: la revisione degli adempimenti introdotti l’anno scorso con il cosiddetto decreto Trasparenza, il Dlgs 104/2022 che – nel dare attuazione a una direttiva comunitaria (2019/1152) – aveva appesantito gli adempimenti informativi gravanti sul datore di lavoro al momento dell’assunzione.

Privacy Day Forum: il servizio di Ansa

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