Per la Corte di Giustizia UE l’identità di genere del cliente non è dato necessario per acquistare il biglietto del treno
L’indicazione del genere sessuale della persona che acquista un titolo di trasporto tramite l’appellativo signora o signore (se non anche altro) è dato personale che non è necessario allo svolgimento del servizio acquistato e non risulta indispensabile neanche per la personalizzazione di comunicazioni commerciali da parte dell’impresa di trasporto.
Fonte: Il Sole 24 Ore - di Paola Rossi
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