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Per dare una risposta al quesito, occorre dapprima analizzare le norme di riferimento.  Il responsabile del trattamento è il soggetto che materialmente tratta i dati personali per conto del titolare del trattamento [art. 4 GDPR]. In ambito condominiale, questo soggetto è senza dubbio l’amministratore, posto che il Titolare del trattamento Condominio è nell’impossibilità di trattare i dati in autonomia per sua natura.

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Scatta la condanna per diffamazione per il condomino che con una e-mail indirizzata ad un altro proprietario insinua la non correttezza dell'operato dell'amministratore dello stabile. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza n. 12186/2022, respingendo il ricorso di un uomo condannato dal Tribunale di Torino a 700 euro di multa per aver inviato tre e-mail ad un altro condomino in cui sollevava sospetti sui conti presentati dall'amministratore definendoli "fasulli".

Prima di affrontare la questione in un’ottica prettamente giuridica, preme sottolineare come, la coscienza e il buon senso di ciascuno di noi, ci deve guidare nella situazione tragica di pandemia che stiamo vivendo, senza dimenticare che dall’amministratore, al semplice condomino, si sta pur sempre parlando di una persona che ha diritto alla salute, bene che oggi più che mai deve essere tutelato.Qualora si verifichi un caso di contagio da Covid-19 all’interno di un condominio, è opportuno far chiarezza, analizzando tutte le norme sottese al caso, su quali siano gli adempimenti e gli obblighi dell’amministratore.

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Le videoriprese effettuate dalla polizia giudiziaria sul pianerottolo di un condominio conducente al terrazzo condominiale sono legittime e pienamente utilizzabili, non riguardando luoghi di privata dimora. Lo ha dichiarato la sezione quarta penale con la sentenza 8 agosto 2018 n. 38230.

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E' diffamazione rendere noto a terzi lo stato di morosità altrui. Infatti, l'amministratore di condominio deve sempre tutelare la privacy dei condòmini con riferimento ai loro dati personali sui pagamenti delle spese condominiali, di cui abbia conoscenza in ragione del suo mandato professionale. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 22184 del 5 settembre 2019, con la quale i giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un amministratore di condominio e del suo avvocato contro la sentenza d'appello che li aveva ritenuti responsabili in solido e li aveva condannati al pagamento di un risarcimento del danno a un condomino.

I dati personali dei condòmini, contenuti nel registro di anagrafe condominiale, sono un patrimonio prezioso che l'amministratore deve tutelare da intrusioni esterne in quanto sono sensibili e personalissimi e la tutela giudiziaria dei medesimi è assai rigorosa: l'articolo 2598 Codice civile vieta gli atti di concorrenza sleale con riferimento a quelli utilizzati e non conformi ai principi di correttezza professionale e idoneo a danneggiare l'altrui azienda. Per l'articolo 2600 Codice civile se gli atti di concorrenza sleale sono compiuti con dolo o colpa, l'autore è tenuto al risarcimento del danno.

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Lunedì, 27 Agosto 2018 21:12

Condominio a norma con la privacy dopo il Gdpr

Condominio a norma con la privacy. La recente entrata in vigore del regolamento europeo n. 679/2016 ha infatti ribadito la necessità di un corretto trattamento dei dati personali in ambito condominiale.

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Partiamo dal presupposto che il privato può legittimamente installare una propria telecamera anche sulle mura condominiali. Tale tipo di intervento è stato considerato legittimo in virtù dell’articolo 1102 Codice civile che dà la possibilità al singolo condomino di utilizzare il bene comune senza pregiudicare il pari uso agli altri comproprietari e senza mutare la destinazione del bene comune.

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Riguarda l’uso della mail nelle comunicazioni condominiali il recente provvedimento del Garante DREP/SK162838-1/ facente seguito al reclamo proposto il 25 marzo 2021 da una condòmina, in base all’articolo 77 del Regolamento Ue 16/679. Secondo il Garante, anche laddove la mail possa avere un contenuto che «attiene a temi concernenti la gestione e l’amministrazione del condominio, che pertanto sono stati oggetto di condivisione in quanto di interesse per la compagine condominiale, «gli estremi identificativi delle utenze telefoniche intestate ai singoli condòmini o ai loro familiari, non possono essere annoverati tra quelli oggetto di necessaria e obbligatoria comunicazione all’interno del condominio.

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Lunedì, 15 Luglio 2019 11:52

GDPR & Condominio: allo studio una norma UNI

Con l’entrata in vigore del GDPR, nel maggio del 2018, il sistema normativo italiano ha subito una vera e propria rivoluzione. L’obiettivo del Regolamento Privacy UE è costruire un sistema di principi volto ad affrontare le nuove sfide della globalizzazione e delle nuove tecnologie alla protezione dei dati personali ed alla loro circolazione all’interno dell’Unione Europea. A tal proposito, il Gruppo di lavoro “Amministratori di condominio” della Commissione Servizi di UNI ha creato un gruppo pre-normativo per approfondire il tema.

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Il furto d'identità con l'intelligenza artificiale

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