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Il governo albanese ha confermato una fuga massiva di dati personali e salariali riguardanti 637.138 cittadini, ovvero oltre il 22% dell'intera popolazione del paese. Le informazioni sono contenute in un file Excel che ha iniziato a circolare in questi giorni tramite WhatsApp, e in cui sono riportati vari dettagli come nominativi dei lavoratori, luoghi e date di nascita, numeri di carta d'identità, numero di identificazione personale, numero di telefono, importi degli stipendi, posizioni lavorative e nomi dei datori di lavoro, e a quanto pare anche l’orientamento di voto per il partito socialista.

Sentenze tributarie di merito da pubblicare integralmente dal 1° giugno 2021: è questa l'indicazione che il garante del contribuente della Lombardia dà al Mineconomia con il parere del 6 maggio 2021 . Il parere conclude l'iter avviatosi per effetto della segnalazione di Aidc (Associazione italiana dottori commercialisti) sezione di Milano nonché a livello nazionale.

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Secondo il parere n.22873 del 18.8.2023 del Ministero dell’Interno, un consigliere comunale ha diritto all'accesso agli avvisi tributari, ma si deve bilanciare il diritto di esercitare il suo mandato elettivo e la privacy del cittadino.

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I dati dell'anagrafe dei rapporti finanziari nel cassetto fiscale del contribuente. E, più in generale, garantire il diritto dei cittadini all'accesso e al controllo dei propri dati contenuti nell'anagrafe tributaria. Da ciò ne conseguirebbe, oltre una evidente funzione di compliance fiscale, anche il diritto per il cittadino-contribuente e per il suo professionista delegato, di conoscere i dati riferibili alla sua persona in assoluta parità con le amministrazioni che li detengono e li trattano.

Il concessionario della riscossione ha l'obbligo di conservare la copia della cartella di pagamento, anche quando si sia avvalso delle modalità semplificate di diretta notificazione della stessa a mezzo di raccomandata postale. Lo ha stabilito l'Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, con la decisione 4/2022 del 14 marzo. Palazzo Spada ha aggiunto che «qualora il contribuente richieda la copia della cartella di pagamento, e questa non sia concretamente disponibile, il concessionario non si libera dell'obbligo di ostensione attraverso il rilascio del mero estratto di ruolo, ma deve rilasciare una attestazione che dia atto dell'inesistenza della cartella, avendo cura di spiegarne le ragioni».

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