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La donna costretta a recarsi all’estero per praticare l’aborto terapeutico subisce una violazione della privacy e della vita familiare
La Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha stabilito che un tribunale polacco ha violato il diritto di una donna alla vita privata e familiare costringendola a viaggiare all'estero per abortire a causa di un'anomalia fetale.
La telefonata dell’infermiera che non rivela informazioni sensibili al marito non vìola la privacy della paziente
L’ospedale che contatta un familiare per urgenti finalità terapeutiche senza rivelare cause e contenuti del trattamento sanitario non vìola la privacy della paziente. Come riporta il Sole 24 Ore del 5 aprile 2022, il tribunale di Ravenna ha infatti annullato l’ordinanza-ingiunzione dell’Autorità per la Protezione dei dati personali, cancellando la sanzione di 50 mila euro che era stata precedentemente inflitta all’Azienda sanitaria locale.
L’Italia tra i primi Paesi UE a riconoscere per legge il diritto all’oblio oncologico
Il 5 dicembre è una data importante nel percorso di costruzione dei diritti afferenti alla privacy e alla vita delle persone: il Senato ha infatti approvato in via definitiva la legge sull’ oblio oncologico, che attende ora la promulgazione del Presidente della Repubblica per poi entrare in vigore previa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Medici che violano la privacy dei pazienti sui social network, fenomeno in aumento
In Europa è scoppiato il caso dei medici che divulgano sui social informazioni sensibili dei pazienti. Un fenomeno che ha serie ripercussioni legali: le Autorità cominciano infatti ad affrontare il problema. Ad esempio, recentemente il Garante di Cipro ha fatto una multa di 14.000 euro ad un medico che aveva pubblicato su Internet i dati sensibili di un paziente senza il suo consenso.
Nuovi conflitti tra privacy e salute nel segno del Covid-19
Per chi si occupa di dati, il 2020 doveva essere il solito anno tumultuoso. Come per quelli precedenti, erano stati messi in preventivo tempo ed energie per analizzare i nuovi databreach, studiare nuove casistiche, decrittare nuove decisioni e provvedimenti, definire nuove interpretazioni e quindi attendersi su tutti fronti una larga dose di novità, che effettivamente ci sono state. Niente di nuovo, si fa per dire, in un comparto così abituato ai cambiamenti perché sottobraccio al rapido progresso tecnologico; ma chi si aspettava una novità così grande? Il Covid-19, infatti, per tutto il mondo della privacy, del data protection, e delle tecnologie è una macroscopica prova di resistenza.
Oblio oncologico da subito, ma c'è il rischio che banche e assicurazioni vadano in ordine sparso
Oblio oncologico fai-da-te da subito con la legge per “la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche”, approvata in via definitiva dal senato il 5 dicembre 2023, ma c'è il rischio che, nell'immediato, banche e assicurazioni vadano in ordine sparso.
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Oblio oncologico, dal Garante Privacy informazioni utili per cittadini e imprese
Che cos’è il diritto all’oblio oncologico? Le banche, le assicurazioni e i datori di lavoro possono chiedere informazioni su una patologia oncologica conclusa da diversi anni? Una persona clinicamente guarita può adottare un bambino? A queste e ad altre domande rispondono le FAQ pubblicate dal Garante per la protezione dei dati personali.
Ok del Garante per la privacy alla ricetta medica inviata via email
Sì alla ricetta medica elettronica inviata al paziente per e-mail. Con il parere n.58 del 19/3/2020, il Garante della privacy ha dato l'ok al decreto del Mef che estende la disciplina del dm 2/11/2011 sulle ricette dematerializzate. Lo schema di decreto interviene, in particolare, sulle modalità di consegna all'assistito del promemoria dematerializzato da parte del medico, sia nel periodo di emergenza Covid-19 sia a regime.
Ora i social e le app vanno a caccia dei dati sulla nostra salute mentale
Negli ultimi tempi social e app hanno iniziato a mostrare un insolito interesse per i dati personali sulla salute mentale degli utenti, e presumibilmente non lo fanno perché si interessano del nostro benessere psicofisico e neanche per la ricerca scientifica in campo medico, ma piuttosto perché sono informazioni che possono essere molto preziose per i loro scopi.
Refertazione on-line: il Garante ribadisce criteri di Privacy by Design
Dopo l’invio di referti a un indirizzo email sbagliato un laboratorio di analisi ha avvisato dopo pochi minuti l’erroneo destinatario ricevendo conferma che questi aveva cancellato il messaggio senza aprire lo stesso, facendo dunque presumere che si fosse evitata la violazione di confidenzialità in concreto, ma ciò non è valso ad evitare la sanzione.