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Hacker, il nuovo obiettivo è il numero di cellulare: a rischio soldi e privacy
Dammi il tuo cellulare e mi prenderò il tuo mondo. È il principio che sta dietro un boom di furti di numeri di cellulare, riportato negli ultimi tempi dalle autorità americane. Ma sempre più diffuso anche in Italia, a quanto risulta agli addetti ai lavori. In sostanza, i pirati informatici riescono a prendere il controllo di un numero di cellulare e di lì a un conto corrente bancario o bitcoin, a un account su Facebook, a foto private, per esempio.
Tutto questo perché il numero di cellulare è, sempre di più, porta di accesso a un mondo di contenuti e servizi, anche molto importanti. Come appunto il conto corrente, da cui l’attaccante può fare un bonifico a proprio favore.
In cosa consiste lo 'sniffing'?
Dall'inglese, “odorare”, in informatica e nelle telecomunicazioni lo “sniffing” consiste in attività di intercettazione dei dati che vengono trasmessi su una rete attraverso l'utilizzo di software che vengono detti sniffer. Uno sniffer non è necessariamente dannoso. Si tratta infatti di un software comunemente utilizzato per monitorare e analizzare il traffico di rete, al fine di rilevare problemi e mantenere il sistema efficiente.
In Italia gli attacchi ransomware sono aumentati del 34,6%, e l’80% delle vittime sono pmi
Nel secondo trimestre 2023, il fenomeno del ransomware è cresciuto del +34,6% in Italia e del +62% a livello globale rispetto al trimestre precedente. A rilevarlo è l'ultimo report “Threatland” curato dal Security Operation Center (SOC) e dal Team di Cyber Threat Intelligence di Swascan.
In Italia il numero di incidenti informatici supera quello degli attacchi stessi
Il numero di incidenti informatici in Italia, ossia gli attacchi andati a buon fine, ha superato nel 2022 quello degli attacchi stessi. Ciò è stato provocato dal crescente lasso di tempo intercorso tra il momento dell'attacco stesso e l'incidente, dalle tecniche sempre più sofisticate usate dagli hacker e dalla poca consapevolezza sui rischi legati alla rete da parte di imprese e cittadini. Uno scenario che evidenzia, pertanto, un drastico peggioramento dello stato della sicurezza informatica.
In vendita nel Dark Web i dati delle carte di credito di 30 milioni di clienti di una catena di minimarket
Dopo un data breach che aveva recentemente colpito Wawa, una catena americana di minimarket e stazioni di servizio negli Stati Uniti, sono stati messi in vendita nel Dark Web i dati delle carte di credito e di debito rubati ad oltre 30 milioni di cittadini americani e ad un milione di clienti stranieri.
India: dati di 460mila carte di credito trafugati e messi in vendita nel Dark Web
Viene offerto in vendita in un bazar nel Dark Web, un database con i dati di oltre 460.000 carte di credito. A riferirlo è la Group-IB, società di intelligence sulle minacce informatiche del Gruppo Intel, la quale afferma che il 98% dei clienti coinvolti provengono da banche indiane.
Italia sotto attacco phishing, attenzione alle email sul Coronavirus
"Gli hacker stanno prendendo di mira l'Italia sfruttando la crescente preoccupazione per l'epidemia di coronavirus". A lanciare l'allarme è l’esperto di cybersecurity Oren Elimelech, consulente del governo israeliano e della Level Ins Agency, secondo cui l'attuale crisi sanitaria globale "ha reso meno vigili gli utenti e innalzato il rischio per gli attacchi di phishing, anche grazie alla innata curiosità degli esseri umani, in questo caso spinta all'estremo dal costante bisogno di essere aggiornati sulla situazione".
L'azienda non gli disattiva le password e l'ex dipendente si vendica cancellando i dati nel server
Un vero e proprio giallo che ha richiesto dei mesi di indagine prima di arrivare al responsabile. Interrogato dalla polizia alla fine P.G., vicentino e tecnico informatico 45enne residente a San Bonifacio ha ammesso di essere entrato nei server di una software house con sede a Vicenza e di avere cancellato «Una parte di dati», come ha confessato. In realtà, secondo quanto riferito dalla questura, il danno è stato ben maggiore: la ditta, nel maggio scorso, si è ritrovata con tutti i backup eliminati e l'impianto informatico azzerato.
La compagnia aerea Easyjet colpita da attacco hacker: violati i dati personali di 9 milioni di clienti
La EasyJet è stata oggetto di un sofisticato attacco hacker che ha violato i dati personali di circa 9 milioni di clienti. A renderlo noto, è stata la stessa compagnia aerea britannica low cost in un comunicato stampa. Trai dati a cui hanno avuto accesso i criminali informatici, vi sono gli indirizzi e-mail, i dettagli dei viaggi, ed i dati della carta di credito di 2.208 passeggeri.
La rivendicazione degli hacker del data breach all'Ospedale San Raffaele passa inosservata
I sistemi informatici del San Raffaele di Milano sono stati depredati a seguito di un “databreach” verificatosi nel marzo scorso. La notizia dell’intrusione fraudolenta arriva dal gruppo italiano LulzSec, noto alle cronache per scorribande di vario genere e in tempi recenti protagonista di una plateale campagna di smascheramento di pedofili che scambiavano materiale di pornografia infantile tramite canali Telegram.