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Garante Privacy: disponibile la procedura per la comunicazione dei dati di contatto del Data Protection Officer
In base all'articolo 37, paragrafo 7 del Regolamento UE/2016/679 occorre che i soggetti pubblici e privati comunichino al Garante per la protezione dei dati personali il nominativo del Responsabile della Protezione dei dati, se designato. Questa disposizione mira a garantire che le autorità di controllo possano contattare il Responsabile della Protezione dei Dati in modo facile e diretto, come chiarito nelle Linee guida sui Responsabili della Protezione dei Dati (RPD) adottate dal Gruppo Articolo 29 (WP 243 rev. 01 - punto 2.6).
Garante Privacy: lo scorso anno 1443 data breach notificati, 147 ispezioni e 232 provvedimenti
L'Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha presentato oggi la Relazione annuale sulla propria attività svolta nel 2019. La cerimonia, che si è svolta in forma ridotta per motivi connessi all’emergenza sanitaria da Covid-19, è stata trasmessa in diretta streaming attraverso la web tv della Camera, sul sito del Garante, e sul sito di Federprivacy.
Garante Privacy: pianificate 100 ispezioni, ma poche le società pronte al test di conformità al Gdpr
Cento e più ispezioni nell'agenda 2019 del Garante della privacy. Primi nella lista dei titolari dei trattamenti da visitare troviamo banche, chi tratta dati sanitari, chi usa le carte fedeltà. I settori su cui si concentrerà l'attenzione ispettiva del Garante sono: istituti di credito, sanità, sistema statistico nazionale (Sistan), Spid, telemarketing, carte di fedeltà, grandi banche dati pubbliche.
Garante Privacy: sanzionato medico che aveva utilizzato i dati dei suoi ex pazienti per propaganda elettorale
L’Autorità per la privacy ha comminato una sanzione di 16mila euro a un medico che ha utilizzato gli indirizzi di circa 3.500 ex-pazienti per inviare lettere a sostegno di un candidato alle elezioni politiche regionali del 4 marzo 2018, senza che gli interessati avessero espresso alcun specifico consenso a riguardo.
Garante Privacy: sanzioni +116%. Banche, dati sanitari, e carte fedeltà sotto la lente dell'Autorità
Istituti di credito, sanità, sistema statistico nazionale (Sistan), Spid, telemarketing, carte di fedeltà, grandi banche dati pubbliche. Sono questi i settori sui quali nei prossimi mesi punterà la sua lente il Garante per la protezione dei dati personali contenuti nel piano ispettivo per il primo semestre 2019 approvato nelle scorse settimane.
Garanti Privacy Ue: la cooperazione tra autorità al centro della Conferenza di Primavera
Trasferimento dati verso Paesi terzi, cooperazione fra Autorità, Convenzione 108+ e convergenza delle legislazioni nazionali degli Stati terzi verso il modello europeo, sfide dell’innovazione come l’Intelligenza artificiale e il flusso globale di dati personali, giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Gdpr, il Garante per la Privacy al lavoro su uno strumento di autovalutazione per le Pmi
Al via una nuova fase del progetto Smedata, ideato per supportare le piccole e medie imprese nell’adeguamento ai nuovi adempimenti previsti dal Regolamento europeo e offrire chiarimenti ai professionisti che operano nella consulenza giuridica in materia di protezione dei dati personali. Il progetto, finanziato dalla Commissione europea, è nato da una partnership tra il Garante per la protezione dei dati personali italiano e l’Autorità per la protezione dati della Bulgaria.
Gdpr, l’allarme del Garante: “In Italia pericoloso calo di attenzione”
“Un pericoloso calo di attenzione sui temi della privacy”: il Segretario generale del Garante Privacy, Giuseppe Busia, lancia l’allarme dal palco dell’ottava edizione del Privacy Day al Cnr di Pisa evidenziando che nonostante l’entrata in vigore, ormai un anno fa, del Gdpr, la situazione che si sta creando in Italia “non è nella logica del nuovo Regolamento Ue, che non prevede un adempimento una tantum, ma richiede una manutenzione continua in un cammino che si fa di giorno in giorno, e quindi c’è qualcosa da recuperare sotto questo profilo”.
Gdpr, ora il ricorso al Garante è gratis e più semplice
Il nuovo regolamento europeo sulla privacy, operativo dal 25 maggio, ha certamente reso più semplice la presentazione di un ricorso al Garante. Per un semplice motivo: non si paga nulla. Fino a un mese fa, invece, bisognava sborsare almeno 150 euro di diritti di segreteria.
I castelli di carta della privacy nelle aziende
Nella mia ormai lunga esperienza di consulente strategico in materia di privacy e protezione dati, sono purtroppo molte le aziende che ho visto sbandierare virtù che in realtà non hanno. Fin dal primo incontro presso la sede della società, o a volte perfino alla prima occhiata al sito web aziendale, spesso sono evidenti delle desolanti carenze che rivelano quanto sia realmente scarsa la sensibilità ai temi di cui mi chiedono di occuparmi.