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Fisco: ok del Garante Privacy alla sperimentazione di nuovi sistemi antievasione
Sì del Garante per la privacy alla sperimentazione di processi automatizzati per la lotta all’evasione fiscale, ma nel rispetto di precise garanzie a salvaguardia dei diritti dei cittadini. L’Agenzia delle entrate potrà iniziare ad utilizzare in via sperimentale modelli predittivi del rischio evasione attraverso la selezione automatizzata di posizioni fiscali dei potenziali evasori, anche mediante lo scambio di informazioni con amministrazioni estere.
Fisco: via libera del Garante Privacy all’invio telematico dei dati sugli abbonamenti ai mezzi pubblici
Parere favorevole del Garante privacy sullo schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze riguardante l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei dati relativi alle spese per l’acquisto degli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ai fini della richiesta di detrazione nella dichiarazione dei redditi precompilata.
La detrazione è rivolta a quei cittadini che per i loro spostamenti quotidiani si servono dei mezzi pubblici: studenti, lavoratori, pensionati.
I colossi digitali dovranno segnalare al fisco quanto guadagnano gli utenti che vendono sulla propria piattaforma
Airbnb, Onlyfans ma anche Ebay, Amazon e Uber dovranno segnalare al fisco quanto guadagnano i venditori sulla propria piattaforma. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto e del ministro dell'economia e finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo di attuazione della direttiva Dac7 (2021/514), che modifica la direttiva 2011/16/Ue relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale. Un rush finale per garantire che la direttiva entri in vigore a partire dal 1° gennaio 2023.
Intelligenza artificiale contro l'evasione fiscale
Sarà un'intelligenza artificiale rispettosa dei diritti dei contribuenti, la vera protagonista della riforma fiscale. Nella legge delega approvata in via definitiva lo scorso 4 agosto spicca, infatti, nella parte relativa ai principi generali del nuovo diritto tributario, la piena utilizzazione dei dati che affluiscono costantemente nell'anagrafe tributaria, nelle banche dati della fatturazione elettronica e dei corrispettivi telematici, da realizzare attraverso il ricorso alle tecnologie informatiche e alle soluzioni di intelligenza artificiale che dovranno però essere utilizzate nel pieno rispetto delle normative sulla tutela della privacy.
Inutilizzabili dal fisco le prove raccolte fuori termine
Arriva l'inutilizzabilità per il fisco delle prove raccolte “fuori termine”. Lo prevede lo schema di dlgs di modifica allo Statuto dei diritti del contribuente, con l'introduzione di un nuovo art. 7-quinquies (“Vizi dell'attività istruttoria”).
Le informazioni pubblicamente disponibili non possono essere utilizzate negli accertamenti fiscali
No all'utilizzo di informazioni pubblicamente disponibili negli accertamenti fiscali. Non sono affidabili e sono raccolte e diffuse per finalità differenti dal contrasto dell'evasione fiscale. È questa la posizione del Garante della privacy nel provvedimento n. 3/2024, con la quale ha espresso parere favorevole condizionato allo schema di decreto legislativo sugli accertamenti tributari.
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Lotta all'evasione fiscale: Garante Privacy, attenzione alla limitazione dei diritti dei contribuenti
Il Garante per la Privacy ha espresso parere favorevole, con alcune osservazioni, sullo schema di decreto del MEF che individua le categorie e le finalità dei trattamenti di dati, connessi alla lotta all’evasione fiscale, per i quali viene limitato l’esercizio dei diritti dei contribuenti.
Lotta all’evasione fiscale: la Guardia di Finanza potrà fare controlli incrociati sui conti correnti dei contribuenti
Cade l'ultimo tabù fiscale: la Guardia di finanza potrà accedere ai dati finanziari dei contribuenti. L'archivio rapporti finanziari, la banca dati delle Entrate con le informazioni sui saldi dei conti correnti, dei conti depositi, cassette di sicurezze e via dicendo potrà essere consultato ai fini della lotta all'evasione attraverso il nuovo algoritmo. Inoltre i nuovi controlli con l'algoritmo conterranno la specifica sul rischio fiscale identificato e applicato. Sono queste alcune delle novità del decreto inviato al Garante Privacy per il via libera definitivo sui controlli fiscali con l'anonimetro, una serie di incroci di banche dati e analisi di rischio di ultima generazione.
Milleproroghe, privacy per redditi e patrimoni di politici e dirigenti
Redditi e patrimoni di politici e dirigenti non saranno più dati in pasto alla rete, ma dovranno essere comunicati esclusivamente alle amministrazioni di appartenenza. Già ridimensionato a febbraio dalla Corte costituzionale (sentenza n.20/2019, si veda ItaliaOggi del 22/2/2019), l'obbligo di pubblicare online i dati reddituali e patrimoniali dei titolari di incarichi o cariche di amministrazione, direzione, governo e dei titolari di incarichi dirigenziali, viene definitivamente messo in soffitta dal decreto legge Milleproroghe che sarà pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale.
Nella lotta all'evasione fiscale la tutela della privacy passa attraverso la pseudonimizzazione
Gli incroci di dati ai fini della lotta all'evasione passano attraverso la pseudonimizzazione. È attraverso questa procedura che l'amministrazione finanziaria può effettuare le attività di elaborazione e di analisi del rischio tutelando, al tempo stesso, la riservatezza dei contribuenti interessati. Nelle attività di contrasto all'evasione fiscale, che costituiscono uno dei capisaldi del PNRR, non potrà essere utilizzata invece la procedura di anonimizzazione dei dati perché non permetterebbe di individuare i contribuenti nei cui confronti avviare le attività di controllo e di stimolo dell'adempimento spontaneo.