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Non si può abusare del diritto di accesso ai dati e alle informazioni sui trattamenti previsto dall’articolo 15 del Gdpr
Non si può abusare del diritto di accesso ai dati e alle informazioni sui trattamenti previsto dall’articolo 15 del Gdpr. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo federale austriaco, (ma i principi sono validi pure in Italia) che ha stabilito la prevalenza del diritto di difesa in giudizio rispetto al diritto di accesso, previsto dal Gdpr, a documenti specifici rilevanti per eventuali controversie in corso.
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Ora l'ufficiale giudiziario può frugare nei dati dei contribuenti per trovare i beni da pignorare
Pignoramenti semplificati. Ora l'ufficiale giudiziario può frugare nei dati dei contribuenti su redditi, patrimonio immobiliare, conti in banca e cassette di sicurezza per trovare i beni da sottoporre a esecuzione forzata su richiesta del creditore o a procedura concorsuale su istanza del curatore fallimentare.
Per la prima volta aperta al pubblico la Conferenza di primavera dei Garanti Privacy dell'UE
Si terrà a Budapest, dal 10 al 12 maggio, la Conferenza di primavera delle Autorità europee di protezione dati. L’evento, giunto alla 31a edizione, sarà per la prima volta aperto al pubblico, con un open day (il 12 maggio) che avrà come tema principale il Data protection officer, il suo ruolo all’interno delle organizzazioni e il rapporto con le Autorità.
Pnrr: i dati dei contribuenti potrebbero essere sotto il controllo del fisco per 10 anni ed anche oltre
Dal Pnrr due pesi e due misure sull'utilizzo dei dati: per i contribuenti meno privacy per il fisco invece più riservatezza. I dati dei contribuenti infatti potrebbero essere sotto il controllo del fisco per 10 anni (ed anche oltre), con tempistiche differenziate a seconda se si è ritenuti «a rischio» o meno. Per il fisco invece richieste maggiori tutele: andrebbe escluso il diritto di accesso documentale e quello civico generalizzato su tecniche, criteri e modalità dirette allo svolgimento dell'analisi di rischio.
Rischia una condanna penale chi entra nel cassetto fiscale altrui, anche se in precedenza era stato autorizzato dal titolare
Rischia una condanna penale chi entra nel cassetto fiscale altrui nonostante una iniziale autorizzazione da parte del titolare, in questo caso la sorella. Ciò soprattutto se poi vengono cambiate le password, proprio per tutelare la privacy. La Cassazione, con la sentenza n. 15899 del 27 aprile 2021, ha respinto il ricorso di una donna che, dopo aver ricevuto una pec con l'autorizzazione a entrare nel cassetto fiscale della sorella, aveva comunque sfruttato l'accesso nonostante il cambiamento delle password, sintomo della volontà di tutelare la propria privacy.
Scambio di dati a fini fiscali con gli Stati Uniti sotto la lente dei garanti privacy europei
Fatca, lo scambio dati viola la privacy Ue. Il commissario Ue alla giustizia Didier Reynders ha dichiarato che è stato aperto un dossier sull'eventuale violazione del regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) in merito allo scambio di dati a fini fiscali con gli Stati Uniti. In una lettera inviata all'europarlamentare olandese Sophie in't Veld, la commissione conferma che il comitato europeo per la protezione dei dati, l'autorità europa preposta al controllo del Gdpr, «sta esaminando la questione». «Le autorità che hanno il compito di monitorare e far rispettare l'applicazione del regolamento generale sulla protezione dei dati sono le autorità nazionali per la protezione dei dati», si legge nella lettera.
Stop del Garante Privacy all'uso massivo dei dati presenti nelle fatture elettroniche
Dati dei consumatori finali presenti nelle fatture elettroniche: no del Garante privacy all'utilizzo massivo per le analisi del rischio di evasione. Sono troppo elevati i rischi di selezione di dati inesatti o non corrispondenti al vero che potrebbero far emergere errate rappresentazioni della reale capacità contributiva del consumatore. Il divieto di utilizzo dei c.d. “dati fattura integrati” relativi alle operazioni B2C (business to consumer) nelle attività di analisi del rischio ai sensi della legge n.160/2019, è stato ribadito, in maniera secca e puntuale, nel recente parere reso dell'Autorità garante dei dati personali.
Superbonus 110%, le implicazioni per la privacy dei condomini
Il decreto Ristori ha introdotto il c.d. Superbonus 110% nell'ambito condominiale che prevede vantaggiose agevolazioni fiscali ed è al contempo proiettato a dare nuovo impulso all'economia con benefici per altri settori quali l'ambiente e la sicurezza. Lo strumento in esame tuttavia fin da subito ha fatto parlare di sé, suscitando dubbi e critiche, per gli aspetti inerenti la tutela della privacy dei soggetti interessati all'acquisizione del beneficio fiscale.
Violazioni privacy e discriminazioni sui cittadini, e il DPO neanche era stato interpellato. Sanzione record all’agenzia delle entrate olandese
L'Agenzia delle entrate dei Paesi Bassi elaborava e conservava illecitamente dati di 270.000 persone all'interno di una black list utilizzata per individuare gli evasori e le frodi, il cui utilizzo in violazione alle normative sulla privacy ha avuto pesanti impatti discriminatori nei confronti di cittadini in base a nazionalità e tipologia di spese effettuate. Il tutto senza aver neanche chiesto prima un parere al Data Protection Officer.